
Dopo il rientro della truppa dall’Austria, l’Esercito svizzero traccia un primo bilancio positivo della «prova presso la truppa» svolta all’estero, denominata «TRIAS 25». L’esercitazione ha permesso di rafforzare ulteriormente la capacità di difesa, raccogliere preziose esperienze per lo sviluppo delle truppe di terra e potenziare l’interoperabilità con eserciti partner. A Thun sono intanto iniziati i lavori di smobilitazione. Circa mille militari – per lo più appartenenti alla brigata meccanizzata 11 – sono tornati in patria dopo un servizio di istruzione durato quattro settimane presso la vasta piazza d’esercitazione di Allentsteig, in Austria. Durante i giorni conclusivi del corso di ripetizione, la truppa si è concentrata sul ripristino della prontezza del materiale impiegato, come ha spiegato ai media il capo della Base logistica dell’esercito (BLEs), divisionario Rolf Siegenthaler. Il materiale – dai carri armati Leopard alle radio fino alla cucina da campo – è stato sottoposto a un utilizzo intensivo e ora dovrà essere reso nuovamente operativo in vista del prossimo impiego. L’esercitazione è stata interamente supportata, dal primo all’ultimo giorno, dalla Base logistica dell’esercito.
Un’esperienza preziosa
Per il divisionario Benedikt Roos, comandante delle Forze terrestri e responsabile del progetto «TRIAS 25», l’esperienza in Austria ha confermato il valore degli sforzi messi in campo. Accanto al Bundesheer austriaco e alla Bundeswehr tedesca, l’Esercito svizzero ha potuto affinare la propria capacità di difesa e ampliare il proprio bagaglio operativo. L’impiego di forze meccanizzate è ritenuto essenziale per superare le difese nemiche in zone edificate, riconquistare territorio e neutralizzare l’avversario. La piazza d’armi di Allentsteig – con i suoi 157 chilometri quadrati, dieci volte più estesa rispetto a quelle svizzere di Bure (JU) e Walenstadt (SG) – ha offerto uno scenario ideale per testare il potenziale di un battaglione meccanizzato. Comandanti e truppa hanno dovuto dare il massimo. Il confronto con le forze armate austriache e tedesche ha generato uno scambio di esperienze e conoscenze che contribuirà alla crescita dell’Esercito svizzero. I comandanti a ogni livello hanno ringraziato i partner Austria e Germania, con cui la Confederazione collabora da anni nell’ambito della cooperazione D-A-CH. Nonostante il successo complessivo, durante l’esercitazione si sono verificati tre incidenti, che hanno coinvolto un civile e quattro militari: uno di loro è rimasto gravemente ferito, mentre gli altri tre hanno riportato lesioni leggere. I fatti sono ora oggetto d’indagine da parte della giustizia militare.
Un investimento per la sicurezza
Nel quadro del budget dell’Esercito, l’esercitazione «TRIAS 25» ha comportato un sovraccosto di circa 4 milioni di franchi rispetto a un normale corso di ripetizione svolto in Svizzera. Ma il valore delle esperienze raccolte, sottolinea il comando, è considerevole. Le lezioni apprese serviranno a rafforzare la cooperazione tra le truppe di terra e la loro integrazione con le forze attive nello spazio aereo, nello spazio elettromagnetico e nel settore delle informazioni. I risultati dell’esercitazione saranno riassunti in un rapporto finale destinato al Comando dell’esercito. Nei prossimi anni sono previste altre esercitazioni all’estero, con l’obiettivo dichiarato di potenziare, attraverso la cooperazione internazionale, la capacità di difesa dell’Esercito svizzero.