Berna
"L'energia nucleare torna in auge in Europa. In Svizzera cosa si intende fare?"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 giorni fa
Il deputato Piero Marchesi (Udc) chiede al Consiglio federale come giudica il fatto che sempre più Paesi europei stiano rivedendo in senso favorevole le proprie strategie in materia di energia nucleare- “L'attuale posizione della Svizzera è ancora sostenibile?"

L’Italia ha annunciato ufficialmente il proprio ingresso nell’Alleanza europea per il nucleare, un gruppo di Stati che, su iniziativa della Francia, mira a promuovere l’energia nucleare come pilastro strategico della transizione energetica. Ne fanno parte anche Svezia, Finlandia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca e Belgio, mentre la Germania, pur avendo dismesso le proprie centrali, ha attenuato la propria opposizione politica all’energia atomica. Questa dinamica, scrive in un’interpellanza all'Esecutivo il consigliere nazionale democentrista Piero Marchesi, “evidenzia un riposizionamento politico e tecnologico profondo in Europa: in molti riconoscono che per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica al 2050, l’energia nucleare debba affiancare le fonti rinnovabili”. Si parla di investimenti per oltre 240 miliardi di euro entro il 2050, anche in tecnologie innovative come i piccoli reattori modulari (SMR). La Svizzera, che dispone attualmente di quattro centrali nucleari in funzione e beneficia tuttora di questa fonte per la propria produzione di elettricità, “rischia seriamente di restare indietro, mentre altri Stati costruiscono nuove competenze, catene di approvvigionamento e accesso ai finanziamenti”.

Le domande

Marchesi chiede quindi al Consiglio federale come giudica il fatto che sempre più Paesi europei stiano rivedendo in senso favorevole le proprie strategie in materia di energia nucleare e se non ritiene che l’attuale posizione della Svizzera, “di fatto ferma dopo la decisione post-Fukushima”, sia ancora sostenibile di fronte a una possibile nuova rivoluzione tecnologica ed energetica in Europa. Il deputato ticinese domanda inoltre al Governo se ha analizzato le implicazioni per la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico – soprattutto in inverno – nel caso in cui gli Stati vicini decidano di integrare in misura crescente il nucleare, mentre la Svizzera vi rinuncia. E non finisce qui: Marchesi vuole anche sapere quali sono le misure concrete previste o in studio per estendere, laddove tecnicamente e in sicurezza possibile, la durata di vita delle centrali nucleari esistenti, se è in programma un aggiornamento della Strategia energetica 2050 alla luce del cambiamento del contesto geopolitico ed energetico in Europa e quali sono le valutazioni sull’eventuale inserimento degli SMR (piccoli reattori modulari) nel dibattito energetico nazionale.

 

 

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