
I Cantoni e i Comuni hanno tempo fino al 2027 per pianificare reti di piste ciclabili interconnesse. La Confederazione sostiene tali lavori fornendo direttive, principi di base e infrastrutture dagli standard elevati. Secondo l'Ufficio federale delle strade (USTRA), l'attuazione delle disposizioni legislative procede secondo i piani.
Una legge in vigore dal 2023
La legge federale sulle vie ciclabili è in vigore dal primo gennaio 2023. Essa impone a Cantoni e Comuni di definire le reti ciclistiche di loro competenza in appositi piani di attuazione entro fine 2027 e di realizzarle entro il 2042. Quasi tutti i Cantoni hanno nominato il proprio organo competente e 20 di essi hanno anche definito concretamente le rispettive mansioni. Soltanto in un caso l'organizzazione dell'ente specifico è ancora in fase di pianificazione, scrive oggi l'USTRA in un bilancio intermedio. In molti cantoni la nuova legge rende necessari anche adeguamenti normativi, per esempio in materia di competenze o di finanziamento delle vie ciclabili, viene precisato. Tali modifiche sono già state introdotte nella maggior parte dei Cantoni; solo in quattro casi resta ancora da chiarire la necessità o meno di questi adeguamenti, che devono comunque essere completati entro il 2027.
Positiva la pianificazione delle reti
Anche la valutazione intermedia dell'USTRA sulla pianificazione delle reti è positiva. Allo stato attuale, per 23 Cantoni l'approvazione definitiva è prevista entro il 2027, mentre solo per due seguirà in un momento successivo. Degna di nota la presenza in molti casi di piani specifici per le mountain-bike.
La prossima sfida
La prossima sfida impegnativa consiste nel progettare concretamente, finanziare e realizzare i collegamenti ciclistici entro il 2042. Cantoni e Comuni sono tuttavia ben attrezzati per affrontarla, grazie ai presupposti giuridici e alla struttura organizzativa creata in seno agli organi competenti, viene indicato. La sfida non riguarda tuttavia solo Cantoni e Comuni: anche l'Ufficio federale delle strade progetta e costruisce percorsi ciclabili di qualità, come il collegamento riservato alla mobilità lenta tra Rondchâtel e Frinvillier (BE) inaugurato a maggio 2023. Un altro impegno centrale consiste nel separare la mobilità ciclopedonale dalla viabilità motorizzata in corrispondenza degli svincoli autostradali.