Svizzera
Legge sui passeggeri aerei: scettici i partiti
Immagine Shutterstock
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Thomas Schürch
3 anni fa
Permetterebbe di avere una base giuridica per facilitare la condivisione di dati a livello internazionale. Solo il Centro però appare favorevole

Sì alla lotta al terrorismo, no ad un’eccessiva raccolta dei dati personali. Sono queste, secondo quanto riferisce il portale Blick, le argomentazioni dei partiti svizzeri contro la legge sui dati dei passeggeri aerei. Tale norma, auspicata dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter per contrastare il terrorismo, permetterebbe di avere una base giuridica sulla raccolta e condivisione a livello internazionale dei dati dei viaggiatori. Per gestire queste operazioni, verrebbe creato un servizio con una trentina di dipendenti sotto l’Ufficio federale di polizia (Fedpol).

Un vuoto da colmare
Al momento della prenotazione di un volo, le compagnie aeree raccolgono, anche in Svizzera, le informazioni relative al singolo passeggero all'interno di un set di dati (il cosiddetto Passenger Name Record, in breve Pnr). Per tutti i voli verso un Paese che utilizza il Pnr, le compagnie aeree sono tenute oggi a trasmettere alle autorità locali tali informazioni relative ai loro viaggiatori. La Svizzera, dal canto suo, non può utilizzare attualmente i dati Pnr perché, come detto, non dispone di una pertinente base giuridica. Vi è pertanto il rischio che persone che costituiscono una minaccia per la sicurezza pubblica possano entrare indisturbatamente in Svizzera e nello spazio Schengen.

Le opposizioni dei partiti
La proposta non sembra trovare molti estimatori. L’Udc, seppur favorevole alla condivisione di informazioni riguardanti potenziali sospetti, ritiene eccessiva una memorizzazione globale di tutti i dati dei passeggeri, con un periodo di conservazione in forma anonima fino a cinque anni. Critiche provengono anche dagli schieramenti di sinistra: i socialisti dubitano che l’utilizzo di un grande numero di questi dati possa aiutare nella lotta alla criminalità e alla delinquenza, mentre i Verdi parlano addirittura di violazione dei diritti dei viaggiatori.

Tiepidi segnali favorevoli
Anche i liberali radicali, membri dello stesso partito di Keller-Sutter, non appaiono particolarmente entusiasti. Solamente il partito del Centro sembra favorevole alla proposta che, secondo i centristi, non solo non intacca la sicurezza dei dati dei passeggeri, ma rappresenta anche un segnale di vicinanza della Svizzera all’Europa.

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