Svizzera
Legge Covid: “Un no blocca gli aiuti non le chiusure”
Foto CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
3 anni fa
Il Consiglio federale invita a bocciare il referendum contro la Legge Covid-19: “Non bloccherebbe la possibilità di chiudere le attività, ma gli aiuti”

La legge COVID-19, in votazione il prossimo 13 giugno, permette di sostenere finanziariamente le persone e le imprese colpite dalla crisi. Se venisse bocciata gli aiuti della Confederazione di cui hanno assoluto bisogno più di 100’000 imprese e oltre un milione di persone sarebbero a rischio, sottolinea il Consiglio federale in un comunicato.

La legge costituisce una base legale per il versamento delle indennità per lavoro ridotto, le indennità di perdita di guadagno e gli aiuti ai casi di rigore per ristoranti, alberghi, imprese che organizzano eventi, agenzie di viaggi e a cultura, sport e media. In totale sono circa 35 miliardi di franchi che servono a sostenere decine di migliaia di imprese e oltre un milione di persone.

Se il 13 giugno il testo venisse respinto, la legge decadrà dal prossimo settembre e con essa anche la base per gli aiuti finanziari. Una bocciatura quindi potrebbe mettere a rischio posti di lavoro e costringere imprese al fallimento, sostiene il governo. “Un ‘no’ non impedirebbe per contro al Consiglio federale di continuare a combattere la diffusione della pandemia con provvedimenti fondati sulla legge sulle epidemie, per esempio chiudendo negozi e ristoranti o vietando manifestazioni”, prosegue la nota.

Oltre agli aiuti finanziari, la legge prevede anche provvedimenti per garantire l’assistenza sanitaria durante la pandemia, ad esempio tramite acquisti di materiale medico o di consentire deroghe per l’omologazione di medicamenti per malati gravi. Non disciplina invece la vaccinazione. I vaccini contro il coronavirus infatti vengono omologati solo se sono sicuri, sottolinea un comunicato.

La legge costituisce inoltre la base per un certificato di vaccinazione a prova di falsificazione e conferisce al Consiglio federale la facoltà di adottare ulteriori provvedimenti, per esempio a protezione dei lavoratori particolarmente a rischio.

Secondo i contrari la nuova legge è stata elaborata molto in fretta e posta in vigore senza consultare il popolo. Inoltre, le misure di lotta alla pandemia stanno diffondendo un clima di paura e stravolgendo la democrazia diretta. Il Consiglio federale sottolinea invece che la legge è stata emanata secondo la procedura democratica prevista e garantisce il coinvolgimento di Cantoni, parti sociali e Parlamento.

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