Svizzera
"L'effettivo dell'esercito va reso più flessibile"
© VBS/DDPS - Alex Kühni
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Ats
2 ore fa
Per il Consiglio nazionale bisogna eliminare il tetto massimo di 140mila soldati previsto dall'ordinanza sull'organizzazione dell'esercito (OEs).

Il limite massimo di effettivi in grigioverde - ora 140 mila soldati - va stralciato dall'ordinanza sull'organizzazione dell'esercito (OEs) per dare all'armata maggiore flessibilità. Ne è convinto il Consiglio nazionale che oggi - dopo un acceso dibattito - si è pronunciato in tal senso. Nel contempo la Camera del popolo ha proposto di precisare nell'OEs che l'esercito dispone di un effettivo regolamentare di almeno 100 mila persone soggette all'obbligo di prestare servizio militare. Il dossier ritorna quindi al Consiglio degli Stati. Le modifiche mirano a garantire un organico adeguato alle forze armate e rispondere all'esigenza di conciliare la vita militare e la vita professionale e privata delle persone tenute a prestare servizio. Il quadro legislativo in discussione permette all'esercito di rispondere ai bisogni dei suoi membri e di adattarsi alle nuove condizioni, ha sostenuto il ministro della Martin Pfister.

Impostazione flessibile

La maggioranza della Camera del popolo crede che non si giustifichi più una disposizione rigida in merito all'effettivo reale, in particolare considerata la difficile situazione geopolitica. L'effettivo reale deve piuttosto avere un'impostazione flessibile in modo che quello regolamentare possa in ogni momento essere garantito e si possa escludere un mancato raggiungimento del numero minimo, ha spiegato il relatore commissionale Jean-Luc Addor (UDC/VS). Nel suo progetto il Governo prevede inoltre che le scuole reclute possano durare meno di 18 settimane a seconda delle esigenze dell'addestramento. I giorni rimanenti devono essere svolti in modo più flessibile in base alle esigenze dell'esercito e dei militari. La durata totale dell'addestramento rimane invariata. In giugno, il Consiglio degli Stati aveva stralciato tale disposizione, chiedendo prima indicazioni più chiare sulla durata minima. Il Nazionale ha invece seguito il Consiglio federale. Ha inoltre rifiutato che la scuola reclute possa essere completata fino all'età di 30 anni, contro i 25 attuali.

Almeno 100mila militari

Per quanto riguarda l'effettivo dell'esercito, la legge vigente stabilisce che l'esercito deve disporre di un effettivo regolamentare di 100'000 militari soggetti all'obbligo di servizio e di un effettivo reale di 140'000 al massimo. Come detto, oggi il campo borghese è riuscito a precisare che l'esercito deve disporre di un effettivo regolamentare di almeno 100'000 militari soggetti all'obbligo di servizio e di un effettivo reale sufficiente a garantire in ogni momento l'effettivo regolamentare. La sinistra e i Verdi liberali hanno tentato invano di convincere il plenum a respingere tale proposta. Grazie a questa decisione, la Camera del popolo ha rigettato quindi anche la disposizione transitoria proposta dal Consiglio federale e accolta dal Consiglio degli Stati con cui l'effettivo reale di 140 mila persone può essere superato per un periodo di cinque anni.

"Legalizzare l'illegale"

In precedenza, una minoranza di sinistra, guidata da Balthasar Glättli (Verdi/ZH), ha criticato la mancanza, da inizio 2023, di una base giuridica per il superamento dell'effettivo reale massimo consentito, con una conseguente violazione del principio di legalità. Non vedeva la necessità di un effettivo reale così alto e proponeva a titolo sussidiario di respingere la disposizione transitoria accolta dal Consiglio degli Stati. Il campo rosso-verde ha tentato invano di bocciare l'entrata nel merito sulla revisione relativa all'organico dell'esercito. Ma la proposta Glättli non ha fatto breccia tra i parlamentari. Il Consiglio federale vorrebbe così legalizzare la situazione "illegale" che vede l'esercito contare oggi più soldati di quanti ne siano consentiti dalla legge, hanno deplorato i due portavoce del PS e dei Verdi. Attualmente, l'esercito conta infatti 147'000 soldati. A loro avviso, si tratterebbe di una manovra volta a indebolire il servizio civile. Ma la maggioranza borghese non ha seguito tali raccomandazioni.

Il dossier ritorna agli Stati

Altre modifiche votate oggi riguardano le questioni compensative, le minacce informatiche, la digitalizzazione, lo sviluppo della promozione militare della pace, l'istruzione e il perfezionamento nel sistema sanitario militare, nonché la ricerca e lo sviluppo nel campo del materiale militare. I relativi principi di base saranno integrati nella legge militare. Come detto, ora il dossier torna al Consiglio degli Stati.