Svizzera
Le persone audiolese potranno contattare per iscritto i servizi di emergenza
©Chiara Zocchetti
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Ats
6 ore fa
Il Consiglio federale intende modernizzare l'accesso ai servizi di emergenza per la popolazione e adattarlo all'evoluzione tecnologica. Un elemento centrale del progetto di revisione è l'introduzione di un numero breve, il 142, per l'assistenza alle vittime.

Le persone audiolese potranno contattare per iscritto i servizi di emergenza della polizia, dei pompieri e dell'ambulanza utilizzando la funzione testuale del proprio smartphone. Tale possibilità è prevista in una revisione delle basi legali, posta in consultazione oggi dal Consiglio federale, che prevede inoltre di introdurre un numero breve - il 142 - per l'assistenza alle vittime. Il Governo, viene spiegato in un comunicato, intende modernizzare l'accesso ai servizi di emergenza per la popolazione e adattarlo all'evoluzione tecnologica. A tal fine saranno modificate tre ordinanze: quella sui servizi di telecomunicazione (OST), quella sugli impianti di telecomunicazione (OIT) e quella concernente gli elementi d'indirizzo nel settore delle telecomunicazioni (ORAT).

Gli obiettivi

La popolazione dovrebbe poter raggiungere le organizzazioni di primo soccorso anche via testo in tempo reale, una tecnologia che consente di inviare messaggi scritti durante una chiamata. Ciò andrà a vantaggio soprattutto delle persone audiolese. La possibilità di mettersi in contatto in questo modo può essere fondamentale per un'assistenza rapida anche in situazioni in cui non si è in grado di parlare (ad esempio in caso di rumore, infortunio o pericolo). Un elemento centrale del progetto di revisione è l'introduzione di un numero breve, il 142, per l'assistenza alle vittime. Sono stati fissati nuovi requisiti che i fornitori di servizi di telecomunicazione e i produttori di apparecchiature terminali dovranno soddisfare. L'adeguamento riguarda anche le centrali dei servizi di emergenza e dei servizi di assistenza e consulenza. Il 142 è già stato assegnato provvisoriamente alla Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali, che potrà così avviare il lungo processo di messa in servizio, in collaborazione con Swisscom e i Cantoni. La consultazione avviata oggi su tutti questi punti terminerà il prossimo 14 ottobre.