
Matthias Schepp ha ucciso le sue due gemelline e poi le ha gettate in mare. “Questa è l’ipotesi più drammatica purtroppo, ma è anche quella più probabile”. Sono queste le parole del procuratore di Marsiglia, Jacques Dallest, riportate oggi sul domenicale Il Caffè.
Questa terribile caccia al tesoro sta andando avanti da ormai troppo tempo, anche se “tutto è comunque ancora possibile, visto che non abbiamo ritrovato ancora i corpi delle bambine”, spiega il procuratore.
Nell’intervista fatta a Dallest da “24 heures” si spiega come non ci sia certezza nemmeno che Schepp sia sbarcato in Corsica. La cosa certa è che non ci sono testimonianze formali che mostrino la presenza delle due gemelline insieme al padre tra il 1° febbraio e il 3, giorno del suicido dell’uomo.
Sono tante le ipotesi portate avanti in quest’indagine. Insieme a quella più tragica, cioè che l’uomo “abbia ucciso le bambine, o durante la traversata fra Marsiglia e Propriano, o successivamente”, c’è anche la possibilità che Schepp abbia affidato le due piccole ad una persona. “Nulla è impossibile” continua il procuratore, “ma questa ipotesi, dopo tanto tempo, sta progressivamente perdendo consistenza”.
Anche se il magistrato non ne parla direttamente, salta fuori un’ulteriore sconcertante ipotesi per quel che riguarda la somma di denaro che Schepp ha inviato alla madre delle due bambine. Il denaro, infatti, poteva essere inizialmente destinato ad una persona che avrebbe dovuto occuparsi delle bambine. Il fatto che Schepp lo abbia spedito alla madre delle piccole fa pensare ad una rinuncia. Ma come detto, anche questa è solo un'ipotesi.
Continuano intanto gli appelli della madre delle bambine, Irina Lucidi, che prega chiunque sappia qualcosa di chiamare la polizia, e aggiunge foto sulla pagina di Facebook dedicata alla ricerca delle gemelle: "Missing Alessia e Livia".
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