Svizzera
Lavoro ridotto, Ticino “virtuoso” contro le truffe
© CdT/Gabriele Putzu
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Keystone-ats
2 anni fa
Stando ai funzionari SECO il nostro Cantone si sta muovendo più attivamente di altri per quel che concerne le truffe per le indennità di lavoro ridotto ricevute durante la pandemia. Finora denunciati 39 casi a livello nazionale e recuperati 12 milioni

Riguardo alle truffe per le indennità di lavoro ridotto ricevute durante la crisi del coronavirus il Ticino si sta muovendo più attivamente che altri cantoni. È quanto emerso durante la teleconferenza di commento dei dati della disoccupazione pubblicati oggi dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco).

Molto lavoro per scoprire gli abusi
Se il lavoro ridotto ha contribuito in modo significativo alla stabilizzazione dell’economia elvetica durante la pandemia non tutte le aziende che hanno ricevuto compensazioni ne avevano veramente diritto, ha spiegato Boris Zürcher, direttore della divisione del lavoro presso la Seco. Insieme alla società di consulenza E&Y e PwC la Seco si è data molto da fare per scoprire gli abusi e lo sforzo ha dato i suoi frutti, ha aggiunto l’alto funzionario.

Sporto denuncia in 39 casi, recuperati 12 milioni
Finora sono state indagate 441 aziende e le autorità hanno sporto denuncia in 39 casi. Alla fine di giugno la Seco ha richiesto il rimborso di quasi 40 milioni di franchi versati a imprese: di questi sono stati recuperati 12 milioni. I costi dei controlli e dell’attività di revisione ammontano a 4,8 milioni di franchi.

In Ticino perseguite anche le violazioni al di sotto dei 5’000 franchi
Gli abusi vengono anche perseguiti, ma questo non è compito della Seco, bensì delle autorità giudiziarie competenti, ha sottolineato Zürcher. A questo proposito vengono osservate differenze in parte anche notevoli. “Nel canton Ticino, ad esempio, vengono perseguite anche le violazioni più contenute che riguardano importi inferiori a 5000 franchi, mentre altrove non si interviene in casi di importi molto più elevati”, ha detto.

Uno strumento usato su larga scala
Dopo lo scoppio della pandemia all’inizio di marzo 2020 lo strumento dell’indennità per lavoro ridotto è stato utilizzato su larga scala in Svizzera: nell’aprile di quell’anno la disoccupazione parziale interessava 1,9 milioni di dipendenti in Svizzera, vale a dire il 37% del totale. Nel frattempo il lavoro ridotto si è quasi azzerato: in maggio - ultimi dati disponibili - ha interessato meno di 5600 persone.

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