
In futuro, anche le persone residenti all'estero, in particolare i frontalieri tedeschi e francesi, assicurati presso una cassa malattia elvetica dovrebbero venir inclusi nel calcolo della compensazione dei rischi. Nel 2021 le persone appartenenti a questo gruppo di assicurati erano circa 170 mila. Lo prevede una revisione della Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) che, dopo l'avallo del Consiglio nazionale, nel dicembre scorso, è stata approvata oggi anche dagli Stati. Il dossier ritorna alla camera del popolo per le divergenze. In particolare, per 20 voti a 19 e 2 astensioni, il plenum non ha voluto inserire nella legge, come invece deciso in dicembre dal Nazionale, l'obbligo per l'Ufficio federale di statistica di rilevare i costi per tipo di prestazione e per fornitore di prestazione degli assicurati in base alla cittadinanza dell'assicurato.
Solidarietà
Per quanto attiene all'integrazione nella compensazione dei rischi delle persone residenti all'estero, tutti si sono detti d'accordo in nome del principio di solidarietà che innerva il sistema assicurativo contro le malattie. Per Mauro Poggia (MCG-UDC/GE), si tratta di un passo logico. Tale cambiamento, ha detto a nome della commissione Pirmin Bischof (Centro/SO), comporterà un aumento dei premi degli assicurati interessati, che resteranno comunque nettamente inferiori a quelli svizzeri. Nel contempo gli assicurati in Svizzera, in particolare nei Cantoni in cui lavorano i frontalieri, beneficeranno di una diminuzione dei premi. In Ticino, le ripercussioni sui premi saranno ininfluenti: i frontalieri italiani sono assicurati perlopiù nel loro Paese. A Basilea Città e Ginevra, invece, i residenti potrebbero beneficiare di una riduzione dei premi. La compensazione dei rischi è stata istituita per evitare che le casse malattia assicurino solo persone il più possibile sane facendo in modo che vi sia una compensazione finanziaria tra soggetti con differenti strutture di rischio: quelli che assicurano poche persone con un elevato rischio di ammalarsi versano contributi alla compensazione dei rischi, quelli che assicurano numerosi rischi elevati, invece, ricevono fondi da essa.
Scambio di dati
Con la revisione della LAMal dovrà essere introdotto anche uno scambio elettronico di dati tra Cantoni e assicuratori in base a una procedura uniforme, simile a quella già esistente nell'ambito della riduzione dei premi. Ciò agevolerà compiti quali la verifica dell'osservanza dell'obbligo di assicurazione e l'assegnazione della quota parte cantonale delle cure ospedaliere. L'obiettivo dello scambio di dati è anche di evitare i casi di doppia assicurazione, ha spiegato Bischof.
Nessun legame con la nazionalità
A far discutere è stata la proposta, difesa invano dalla commissione preparatoria, di inserire nella legge una disposizione che avrebbe legato prestazioni e nazionalità. Per Bischof, si tratta di una questione di trasparenza che potrebbe anche essere utile per campagne di prevenzione mirate. Hannes Germann (UDC/SH) ha difeso questa proposta evocando un problema emerso negli scorsi decenni, ossia la frequenza di "colpi di frusta" fra determinate nazionalità. Un esempio che non ha convinto l'aula che, in un voto traversale, ha stralciato questa aggiunta alla legge considerata del tutto avulsa dal contesto. Per la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, si tratta di una proposta burocratica e statisticamente irrilevante per la politica sanitaria. Avrebbe più senso, a suo parere, una statistica che tenga conto del contesto economico-sociale dell'assicurato o del domicilio. Per Charles Julliard (Centro/JU), vi è il pericolo di additare delle persone a causa della loro nazionalità, con il rischio di aprire la via ad altre discriminazioni, magari nei confronti della comunità LGBT. Baptiste Hurni (PS/NE) ha sottolineato le difficoltà di applicazione di una simile proposta, specie per i binazionali, una categoria molto rappresentata in Svizzera, per non parlare dei sans-papiers, ossia quelle persone che vivono in Svizzera illegalmente ma sono assicurate.