
L'agricoltore e allevatore di cavalli di Hefenhofen, in Turgovia, assurto agli onori della cronaca nel 2017 per un caso di maltrattamento di animali, è ora confrontato con una richiesta di sfratto dalla proprietà che continua ad occupare benché sia già stata venduta all'asta. Stando a quanto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del Canton Turgovia, l'ex allevatore dovrà prendere posizione davanti al Tribunale distrettuale di Arbon sulla richiesta di sfratto dalla sua proprietà.
Fattoria all'asta
Nel dicembre dello scorso anno, l'Ufficio esecuzioni e fallimenti del distretto di Arbon ha venduto all'asta per 1,83 milioni di franchi la fattoria, compresa la casa e i pascoli, allo scopo di coprire i debiti arretrati dell'allevatore. A quanto si era appreso, l'acquirente è un coltivatore di ortaggi austriaco, ma l'ex allevatore si è finora rifiutato di lasciare la fattoria. Il caso legato a quella che la stampa aveva soprannominato la "fattoria degli orrori" era scoppiato il 3 agosto 2017, dopo che il Blick aveva pubblicato le foto di animali lasciati morire di fame o maltrattati, scattate da una ex dipendente dell'allevatore. Quattro giorni più tardi, diversi attivisti per la protezione degli animali avevano assistito a debita distanza allo sgombero forzato della fattoria. Erano stati prelevati circa 250 animali tra cavalli, maiali, bovini, pecore, capre e lama. Novanta cavalli erano poi stati venduti all'asta.
La condanna
L'allevatore è stato condannato in prima istanza a otto mesi di detenzione con la condizionale. L'uomo è stato giudicato dal Tribunale distrettuale di Arbon parzialmente colpevole di maltrattamento di animali, ma è stato assolto da molti altri capi d'imputazione. Contro questa sentenza, il Ministero pubblico del canton Turgovia ha presentato un ricorso in appello. Il caso dovrebbe quindi essere riesaminato il prossimo autunno dal Tribunale cantonale.