Svizzera
Lago di Costanza, primo caso di influenza aviaria
Foto Shutterstock
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Lara Sargenti
4 anni fa
Un cigno è risultato positivo e l’USAV non esclude che l’epizoozia possa raggiungere anche la Svizzera. Raccomandate misure preventive per le aziende avicole

Dopo diversi casi nel sud della Germania, l’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) è stata rilevata in un cigno a Costanza. Lo comunica l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinari (USAV), specificando che le probabilità che l’epizoozia raggiunga anche la Svizzera sono elevate. Nel cigno risultato positivo e trovato morto in territorio tedesco, vicino al confine svizzero, è stato rilevato “il sottotipo H5, altamente patogeno, dell’influenza aviaria” scrive l’USAV. “Secondo le attuali conoscenze, l’IA attualmente in circolazione non è trasmissibile all’uomo”.

Evitare il contatto tra uccelli selvatici e pollame domestico
Per proteggere il pollame domestico, impedendo il contatto tra quest’ultimo e gli uccelli selvatici, è necessario adottare misure precauzionali, specifica l’USAV. I detentori di pollame sono dunque chiamati ad osservare i seguenti punti:

- alimentare e abbeverare il pollame solo in locali di stabulazione non accessibili agli uccelli selvatici;
- rispettare rigorosamente le misure di biosicurezza come cambiare le scarpe prima di entrare nei locali di stabulazione, indossare abiti da lavoro appositi per questa zona, disinfettare le mani;
-sono ancora possibili detenzioni all’aperto e uscite al pascolo ma occorre eseguire i preparativi necessari per tenere eventualmente gli animali in un’area con clima esterno; le griglie esistenti devono essere controllate per verificare la presenza di fori.
- si ricorda in particolare ai detentori amatoriali che la registrazione delle aziende avicole è obbligatoria.

Da segnalare la presenza di uccelli selvatici morti o malati
La sorveglianza degli uccelli selvatici è importante per individuare tempestivamente possibili focolai della malattia. Le persone che si imbattono in uccelli selvatici morti o malati sono pregate di non toccarli e di avvisare il guardiacaccia o l’ufficio veterinario competente affinché provveda a recuperarli e a eseguire i test necessari.

La diffusione dell’influenza aviaria
Dalla fine di ottobre, i casi di influenza aviaria sono aumentati notevolmente negli uccelli acquatici selvatici dell’Europa settentrionale, specifica l’USAV. All’inizio di novembre sono comparsi anche i primi casi nelle aziende avicole. Con la migrazione degli uccelli, il virus si è diffuso verso ovest e verso sud. Gli uccelli acquatici selvatici che svernano in Svizzera sono già arrivati e sono attualmente fermi. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria segue da vicino la situazione.

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