Zurigo
La vendita controllata di cannabis mette sotto pressione il mercato nero
© Crinari
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Keystone-ats
2 giorni fa
Buona parte dei consumatori che partecipano allo studio ha infatti abbandonato il proprio spacciatore e si rifornisce esclusivamente presso uno dei tre negozi specializzati o una delle nove farmacie aderenti al progetto. Lo hanno annunciato oggi a Zurigo i responsabili.

Il grande studio sulla cannabis in corso da oltre un anno nel Canton Zurigo produce i primi effetti, mettendo sotto pressione il mercato nero. Buona parte dei consumatori che vi partecipa ha infatti abbandonato il proprio spacciatore e si rifornisce esclusivamente presso uno dei tre negozi specializzati o una delle nove farmacie aderenti al progetto. Lo hanno annunciato oggi a Zurigo i responsabili. "Apprezzano il fatto di non dover più acquistare i loro prodotti sul mercato nero", ha affermato ai media Thilo Beck, il medico che supervisiona lo studio, aggiungendo che ora possono consumare in un contesto in cui non vengono stigmatizzati, ricevere consigli e non essere più giudicati.

Cambiano le abitudini di consumo

Anche le abitudini di consumo sono cambiate. Molti ora acquistano anche prodotti con bassi livelli di THC, difficilmente reperibili sul mercato nero, che privilegia invece livelli decisamente più alti e considerano questa scelta come un vero e proprio guadagno per il benessere e la salute, secondo Beck. I prodotti venduti nell'ambito del progetto pilota hanno un contenuto di THC che va dal 5 al 25%. Le caramelle di gelatina e le praline aromatizzate stanno riscuotendo un vero successo, in quanto consentono di fumare meno. A tal proposito va ricordato che molti consumatori soffrono di problemi cardiovascolari o polmonari legati proprio al fumo. "Siamo molto soddisfatti dopo questo primo anno", ha sottolineato Paul-Lukas Good, presidente dell'associazione Swiss Cannabis Research e direttore dello studio, durante il quale sono stati finora venduti quasi 37 kg di cannabis THC.

Coinvolgere altri 3mila consumatori

I partecipanti rappresentano l'intera società svizzera: "sono vostro figlio, vostra figlia o vostra nonna", ha rilevato Good. Sono persone ben informate e vogliono che la vendita di cannabis sia legale in Svizzera. Gli autori intendono coinvolgere altri 3000 consumatori, "ma non c'è la fila di candidati", ha ammesso Good, ricordando che "bisogna compilare moduli e fornire dati personali". Inoltre, lo studio condotto a livello cantonale viene spesso confuso con quello condotto nella sola città di Zurigo, "Züri Can", che è ormai al completo. Altri progetti pilota per la vendita regolamentata di cannabis sono in corso a Basilea Città, Basilea Campagna, nel canton Ginevra e nelle città di Losanna e Berna.