Svizzera
La Svizzera non estraderà ex banchiere russo
Keystone-ats
3 anni fa
Così ha deciso la Camera d’appello del TPF a seguito della situazione politica attuale in Russia. Ma ora l’uomo vuole essere indennizzato per il precedente procedimento

Un ex banchiere russo non sarà estradato nel suo paese d’origine a causa della situazione politica attuale in Russia, conformemente a una decisione della Camera d’appello del Tribunale penale federale (TPF) pubblicata oggi. L’uomo vuole ora essere indennizzato per il precedente procedimento.

Prima si, dopo no
Il caso sembrava essere stato definito nel settembre dello scorso anno: il Tribunale federale (TF) aveva respinto un ricorso del russo e aveva approvato la sua estradizione in Russia. In precedenza, su ordine dei tribunali svizzeri, erano state richieste alla Russia ulteriori garanzie di sicurezza. Mosca aveva presentato una richiesta di estradizione nell’aprile 2016, accusando l’ex banchiere di truffa e riciclaggio di denaro. In aprile, l’Ufficio federale di giustizia (UFG) aveva informato l’uomo che l’estradizione non poteva avvenire. Aveva quindi chiuso il caso e ordinato la restituzione della cauzione pagata dal russo e dei suoi documenti d’identità.

La richiesta di indennizzo
Poiché l’UFG nella sua decisione non si era espresso sulla questione dei costi, l’ex banchiere ha presentato ricorso alla Camera d’appello. Allo stesso tempo, ha chiesto all’UFG un periodo di 30 giorni per quantificare la sua richiesta di indennizzo. Dato che l’UFG ha reagito alla richiesta del russo e vuole esaminare il caso, il TPF non si è espresso in proposito.

(sentenza RR.2022.73 del 14.6.2022)

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