Svizzera
La Svizzera adotta la sua prima strategia nazionale contro razzismo e antisemitismo
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Redazione
4 ore fa
Il Consiglio federale ha approvato la prima strategia nazionale contro il razzismo e l'antisemitismo, con l'obiettivo di migliorare monitoraggio, prevenzione e protezione delle persone colpite. La strategia si basa su una "matrice 4x4" con campi d'intervento mirati e sarà implementata dal Servizio per la lotta al razzismo a partire dal 2026.

 Il Consiglio federale adotterà un piano per migliorare monitoraggio, prevenzione e protezione delle persone colpite da razzismo e antisemitismo coinvolgendo Confederazione, Cantoni e Comuni. Il governo comunica strategia e obiettivi.

Un quadro d’azione nazionale per contrastare discriminazioni diffuse

Con la seduta del 5 dicembre, il Consiglio federale ha approvato la prima strategia nazionale contro il razzismo e l’antisemitismo, segnando un passo decisivo nella tutela dei diritti fondamentali. L’obiettivo è migliorare la rilevazione dei casi, proteggere le persone colpite, rafforzare la prevenzione a livello istituzionale e promuovere l’impegno sociale. La strategia crea un quadro comune per Confederazione, Cantoni, Città e Comuni, consolidando il dialogo con la società civile. Il razzismo e l’antisemitismo rappresentano una realtà tangibile in Svizzera: nel 2024 il 17% della popolazione residente ha dichiarato di aver subito discriminazioni razziali negli ultimi cinque anni, pari a 1,2 milioni di persone tra i 15 e gli 88 anni. Secondo il Consiglio federale, le conseguenze sono spesso gravi: minori opportunità nel lavoro e negli alloggi, svantaggi economici e sanitari ed emarginazione sociale.

Obiettivi e strumenti della strategia

La strategia risponde alla mozione 23.4335 e agli obblighi costituzionali e internazionali della Svizzera. Propone inoltre "matrice 4x4", uno strumento di lavoro operativo con quattro campi d’intervento: monitoraggio sistematico, protezione delle persone colpite, integrazione istituzionale e impegno sociale. L'attenzione ai temi trasversali – razzismo strutturale, discriminazione intersezionale, coinvolgimento delle persone interessate e diverse forme di razzismo – permettono di indirizzare misure più efficaci. La strategia si fonda su dati aggiornati, monitoraggi e ricerche qualitative, oltre a una consultazione che ha coinvolto esperti di Confederazione, Cantoni, Comuni, ONG e mondo scientifico. Le analisi confermano progressi nella prevenzione, ma anche la necessità di maggiore coordinamento e basi dati più solide.

Piano d’azione dal 2026 e prime valutazioni nel 2028

Dal 2026 il Servizio per la lotta al razzismo elaborerà un piano d’azione con misure concrete, in collaborazione con tutti gli attori istituzionali e la società civile. Un gruppo di esperti accompagnerà i lavori, mentre la strategia sarà valutata regolarmente. Un primo bilancio intermedio sarà presentato nel 2028.