
La presidente della Gioventù socialista (GISO), Mirjam Hostetmann, riferisce di subire parecchia ostilità, che va fino alle minacce di morte, in relazione all'iniziativa lanciata dal suo movimento che intende introdurre una imposta di successione del 50% per i patrimoni superiori a 50 milioni di franchi.
L'intervista alla SonntagsZeitung
In un'intervista pubblicata oggi dalla SonntagsZeitung, la 25enne dice di essere molto sollecitata. "La mole di e-mail, lettere e telefonate è enorme: ora, in piena campagna di votazione, il volume è ancora più grande del solito e il tono è più astioso". "Sono centinaia" di comunicazioni, prosegue la giovane che ha interrotto gli studi per fare la presidente della sezione giovanile del PS ("un lavoro da 7 giorni su 7 per cui sono pagata, 3100 franchi al mese"). "E sono decisamente più numerose rispetto a quelle che riceveva il mio predecessore, che era un uomo". "Ci sono messaggi di odio che vanno dai commenti volgari alle minacce di morte e alle minacce contro la mia famiglia. Ma questo non succede solo a me, ma a molte persone che sono sotto i riflettori", aggiunge la donna politica cresciuta nel canton Obvaldo. "Lo scopo delle minacce era quello di intimidirmi e zittirmi. Non ci riusciranno. Non desidero aggiungere altro, spero che capiate".
L'iniziativa in votazione
L'intervistata è tornata giocoforza anche sull'iniziativa in votazione il 30 novembre e sul suo effetto, a suo avviso già percepibile. "Ora si parla ovunque della nuova nobiltà del denaro, in rapida crescita, la piccola élite che accumula sempre più ricchezza di generazione in generazione. I 300 più ricchi possiedono oggi oltre 830 miliardi di franchi. I loro patrimoni sono raddoppiati in 20 anni. La loro influenza danneggia la società. Non è un dibattito sull'invidia se mettiamo in guardia dal fatto che i più ricchi hanno troppo potere e danneggiano il clima", prosegue l'attivista. "Gli avversari sono riusciti a fare in modo che sui media e nell'opinione pubblica si discutesse fin dall'inizio solo delle minacce di fuga dei multimilionari, e non del contenuto dell'iniziativa. Sulle preoccupazioni per le imprese familiari, la leader GISO è categorica: "Questa è semplicemente una favola diffusa dalla campagna avversaria", conclude.
