
Non si tratta di un errore di stampa, ma di un elemento fisso che in futuro figurerà sugli annunci di lavoro: da oggi, infatti, la Posta indicherà nelle offerte d’impiego del CCL la retribuzione iniziale con la presunta forbice salariale. La novità riguarderà ogni anno circa 2’500 bandi di concorso. L’indicazione, si legge in un comunicato della Posta, ha uno scopo “puramente orientativo” per chi è in cerca di lavoro. Il salario esatto dipende da vari fattori, come ad esempio la qualifica, l’esperienza o la situazione sul mercato del lavoro. “Questa misura rappresenta per noi un ulteriore passo in avanti verso un sistema salariale trasparente”, dichiara Valérie Schelker, responsabile Personale e membro della Direzione del gruppo. La novità interessa tutte le posizioni regolate dal Contratto collettivo di lavoro Posta (CCL Posta CH).
“Un processo più trasparente”
La Posta si aspetta effetti positivi da questa novità, ad esempio sul fronte del reclutamento. Se le aspettative salariali divergono notevolmente, la questione viene messa in chiaro sin dall’inizio e non emerge solo al momento della presentazione dell’offerta contrattuale, magari dopo ore e ore di colloquio. In questo modo il processo “è più trasparente ed efficiente per entrambe le parti e diminuisce la probabilità che un candidato si ritiri all’ultimo momento”. La Posta è inoltre convinta che questo sistema garantisca la parità salariale e, con essa, pari opportunità, non solo tra uomini e donne, ma tra tutti i membri del personale. Il salario, infatti, “non dipenderà dall’abilità di negoziazione della persona candidata, ma sarà definito sulla base di criteri equi”, sottolinea Schelker. In generale, le persone in cerca di un posto di lavoro apprezzano la trasparenza salariale. Si sentono trattate in modo più equo e di conseguenza hanno un’impressione positiva dell’azienda.
Raggiungimento graduale dell’obiettivo
La trasparenza salariale è parte integrante del CCL 2021 che l’azienda ha concordato con i sindacati syndicom e transfair nel rispetto del partenariato sociale. Quanto attuato oggi è il risultato di un progetto pilota condotto da dicembre 2021 ad aprile 2022 nella Svizzera orientale che ha interessato impieghi nell’ambito del recapito e durante il quale la Posta ha potuto acquisire “esperienze positive e informazioni preziose”.