
Le vicende giudiziarie di UBS negli Stati Uniti e il caso Gheddafi si stanno rivelando fatali per Hans-Rudolf Merz, la cui popolarità è in caduta libera: solo il 47% degli svizzeri sostiene ancora il presidente della Confederazione, che a giugno segnava ancora un 59% di preferenze. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall'istituto Isopublic e pubblicato oggi dai settimanali "Sonntagszeitung" e "Matin Dimanche". Bene per contro le tre donne in governo, che risultano le più popolari.Prima della classe è la ministra dell'economia Doris Leuthard (PPD), con il 74% di preferenze, seguita da vicino dalla ministra della giustizia Eveline Widmer-Schlumpf (PBD) con un 72%. Più distaccata, ma sempre con una discreta pagella, la ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey (PS), che registra un 56%. Rispetto al precedente sondaggio Leuthard e Widmer-Schlumpf guadagnano due punti percentuali ciascuna, mentre la socialista ne perde sette.Dietro alle tre consigliere federali si piazzano il ministro della difesa, l'UDC Ueli Maurer (55%, -2 punti percentuali), e il ministro dei trasporti, il PS Moritz Leuenberger (50%, -6 punti percentuali).Fanalini di coda, sotto la soglia del 50%, sono i due liberali radicali: il ministro delle finanze Merz (47%, -12 punti percentuali), e il ministro dell'interno dimissionario Pascal Couchepin, che sprofonda a quota 21% (-12 punti percentuali). Se per quest'ultimo - con il mandato agli sgoccioli - la statistica è ormai poco rilevante, per Merz l'esito è catastrofico: da quando i due domenicali hanno iniziato a pubblicare il sondaggio nessun consigliere federale ha mai assistito a un simile crollo nel corso del suo anno presidenziale, rilevano le testate.Secondo il direttore di Isopublic Matthias Kappeler, non bisogna tuttavia dimenticare che Merz si è trovato a dover affrontare turbolenze di rara entità, esperienza che pochi prima di lui hanno vissuto. Ha infatti dovuto gestire contemporaneamente il caso Gheddafi e la vicenda giudiziaria di UBS negli Stati Uniti con, sullo sfondo, la crisi economica mondiale.Anche se con risultati non per tutti eccellenti, i consiglieri federali si mantengono comunque ai primi posti della classifica delle personalità politiche dell'indagine Isopublic. Dietro di loro - ma non nell'ordine che il peso politico del partito suggerirebbe - figurano i presidenti delle principali formazioni del paese.Primo tra tutti Christophe Darbellay (PPD), con un 47% di preferenze (+8 punti percentuali rispetto a giugno). Seguono ex aequo il PS Christian Levrat (42%, +5 punti) e il PLR Fulvio Pelli (+42%, +6 punti), nonché l'ecologista Ueli Leuenberger (39%, +3 punti). Chiude la classifica l'UDC Toni Brunner che marcia sul posto a 31%.ATS
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata