
La pandemia ha accelerato la digitalizzazione e la domanda di apparecchi elettronici in Svizzera. Secondo uno studio della società di ricerche di mercato Gfk le vendite nel settore sono aumentate dell’8,5% a 5,5 miliardi di franchi nel 2020, superando il record di 5,3 miliardi del 2010. In particolare, il telelavoro e l’istruzione a domicilio hanno incrementato la domanda di computer e periferiche, precisano gli autori in una nota odierna. Oltre a ciò, a causa delle restrizioni di viaggio e di altre misure sanitarie, sono stati investiti più soldi in attrezzature per il tempo libero e la casa.
Biciclette, attrezzature per il fitness o per il giardinaggio, giochi elettronici, televisori e piccoli elettrodomestici sono tra le categorie che hanno registrato una crescita a due cifre, secondo Gfk. Il semi-confinamento primaverile ha anche spinto le persone che fino ad allora avevano fatto acquisti solo nei negozi a fare le loro prime esperienze online. Nel settore degli apparecchi elettronici, la quota del commercio online è passata dal 35,7% nel 2019 al 47,8% nel 2020. Il ramo informatico è cresciuto del 12,6% a 2,4 miliardi di franchi. “Nel 2020 sono stati venduti circa 100’000 computer in più rispetto al 2019”, afferma Gfk, aggiungendo che per la prima volta sono stati acquistati più prodotti online che nei negozi. Il settore delle telecomunicazioni ha guadagnato il 3,2% a 1,3 miliardi di franchi, grazie in particolare alla forte domanda di cuffie senza fili Bluetooth. Anche gli smartphone e gli orologi “intelligenti” hanno guadagnato terreno.
Infine, si è assistito a un incremento, per a prima volta in dieci anni, anche delle vendite di apparecchi elettronici per il tempo libero: +3,6% a 1,2 miliardi di franchi, grazie in particolare ai televisori e ai prodotti audio. Al contrario, il fatturato delle telecamere è sceso del 14,6% a 184,9 milioni, a causa delle restrizioni di viaggio.
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