Migrazione
"La Germania sorveglia sistematicamente le frontiere. La Svizzera sta a guardare?"
©Gabriele Putzu
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Redazione
10 mesi fa
È quanto chiede il consigliere nazionale Lorenzo Quadri al Consiglio federale tramite interpellanza, dove viene sottolineato come la Confederazione "dovrebbe seguire il modello tedesco e concludere degli accordi finalizzati a svolgere controlli già su territorio italiano per prevenire l’immigrazione clandestina in Svizzera".

"Per combattere il caos asilo la Germania ha di recente iniziato a controllare sistematicamente i propri confini, compreso quello con la Svizzera. I controlli, a seguito di un accordo del 1961, si estendono addirittura sul territorio elvetico: in particolare sui treni in partenza dalla stazione di Basilea e diretti in Germania". Il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, in un'interpellanza inoltrata al Consiglio federale, ha anche voluto sottolineare come - stando al settimanale tedesco Der Spiegel - "pare che, per ostacolare il deposito di domande d’asilo, il formulario consegnato ai migranti dalla polizia tedesca sul motivo del loro ingresso (o tentato ingresso) nel Paese non preveda nemmeno la casella 'asilo'”. La Germania "ha inoltre cominciato ad operare dei voli di rinvio di migranti verso l’Afghanistan".

L'interpellanza

Sulla base delle precedenti considerazioni, il consigliere nazionale chiede al Consiglio federale: 

1) Secondo il CF, anche a fronte della nuova politica tedesca in materia d’asilo, la Svizzera deve rimanere l’unico paese che rispetta pedissequamente, a proprio danno, gli accordi di Schengen? Per quale motivo?

2) Non ritiene il CF che la Svizzera dovrebbe seguire il modello tedesco e concludere degli accordi finalizzati a svolgere controlli  già su territorio italiano per prevenire l’immigrazione clandestina in Svizzera? Argomenti da far valere verso l’Italia potrebbero essere il fatto che Roma dal dicembre 2022 non rispetta le regole di Dublino, oltre che i ristorni dei frontalieri.

3) Il CF intende finalmente potenziare i controlli ai confini, in particolare quelli a sud? Oppure, invece di attivarsi per non far arrivare in Svizzera i finti rifugiati, preferisce farli entrare e poi imporre ai Cantoni di accoglierli, contro la volontà del territorio?

4) Per quale motivo la Svizzera non potrebbe operare voli di rimpatrio verso l’Afghanistan analoghi a quelli della Germania?

5) Davanti alla politica tedesca di rimpatri verso l’Afghanistan, come si giustifica il mantenimento della decisione svizzera – presa autonomamente dal DFGP nel luglio 2023 – di concedere automaticamente l’asilo alle donne afghane, con conseguente diritto al ricongiungimento familiare, col risultato che le donne potrebbero facilmente venire usate come “testa di ponte” per far entrare in svizzera uomini radicalizzati approfittando, appunto, del ricongiungimento familiare “facile”?

6) Durante i grandi eventi sportivi di questa estate (europei di calcio in Germania e olimpiadi di Parigi) anche la Svizzera ha potenziato i controlli ai confini. Corrisponde al vero che ciò ha permesso di intercettare un numero sensibilmente più elevato di ricercati e di clandestini rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente?