Consiglio Nazionale
"La distribuzione postale a domicilio va mantenuta su tutto il territorio elvetico"
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
2 giorni fa
Lo chiede in una mozione la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio Nazionale (CTT-N), la quale critica la flessibilizzazione auspicata dal Consiglio federale.

La distribuzione a domicilio della Posta sull'insieme del territorio dev'essere mantenuta: lo chiede in una mozione la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio Nazionale (CTT-N), la quale critica la flessibilizzazione auspicata dal Consiglio federale.  La Commissione ritiene che le misure presentate comporterebbero un notevole peggioramento del servizio universale postale e si chiede perché per adeguamenti di tale portata sia stata proposta solo una revisione parziale dell'ordinanza sulle poste.Per garantire una distribuzione a domicilio capillare e per assicurare l'attuale qualità delle consegne a domicilio, la CTT-N ha presentato una mozione di commissione, adottata rispettivamente con 19 voti contro 6 e con 18 voti contro 7. La mozione chiede al Consiglio federale di apportare le modifiche necessarie a livello legislativo.

La mozione

Concretamente il testo esige che la distribuzione a domicilio capillare degli invii postali continui a essere garantita per ogni casa abitata tutto l'anno in Svizzera. In particolare occorre garantire che essa non si limiti agli insediamenti composti al minimo da cinque case per ettaro o a tempi di percorrenza massimi di due minuti come previsto nell'avamprogetto del governo. La mozione auspica inoltre che gli attuali requisiti qualitativi per i tempi di consegna di lettere, pacchi e quotidiani in abbonamento nell'ambito del servizio universale postale non siano ridotti, bensì mantenuti almeno al livello attuale (97% per le lettere, 95% per i pacchi e i quotidiani in abbonamento). Il Consiglio federale proporne una quota del 90%. Una minoranza la respinge in quanto vuole garantire che vi sia anche in futuro la flessibilità necessaria per adeguare il mandato della Posta agli sviluppi sociali.