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La direttrice di SSR difende sport e intrattenimento
© Bild SRG/Severin Nowacki
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Keystone-ats
8 mesi fa
Secondo Susanne Wille, è difficile raggiungere il grande pubblico solo con la programmazione di notizie. In merito invece al programma di risparmio, l'azienda è alla ricerca di soluzioni che comportino un minor numero di licenziamenti.

I programmi sportivi e di intrattenimento della SSR hanno la loro importanza. I primi perché hanno un potere aggregativo per le persone, mentre quelli di intrattenimento hanno un carattere informativo. È l'opinione della direttrice generale della SSR Susanne Wille. In un intervista concessa a SonntagsZeitung, Le Matin e La Domenica, la direttrice spiega ad esempio che i Giochi Olimpici della scorsa estate hanno raggiunto una quota di mercato di oltre il 40% tra il pubblico più giovane. Sport come il calcio o lo sci, che godono di grande attenzione da parte del pubblico, fanno sì che gli spettatori si interessino anche ad altre discipline. Nelle giornate in cui vengono trasmesse partite di calcio o gare di sci, si registra un incremento del 70% del pubblico, che guarda anche altre competizioni sportive. È difficile raggiungere il grande pubblico solo con la programmazione di notizie, sottolinea la direttrice generale. Tutti questi aspetti dovranno essere chiariti nelle trattative in vista del rinnovo della concessione della SSR prevista nel 2029, ha aggiunto Wille.

La questione del canone

A proposito della riduzione del canone da 335 a 300 franchi entro il 2029, Susanne Wille la definisce una "missione imprenditoriale" del Consiglio federale. Su come attuare il programma di risparmio da 270 milioni di franchi le questioni aperte sono ancora molte. Questo importo corrisponde a 1'000 posti di lavoro a tempo pieno, "ma non è serio articolare una tale cifra al momento attuale". L'azienda è alla ricerca di soluzioni che comportino un minor numero di licenziamenti. Lo stop alla diffusione delle radio in FM farà ad esempio risparmiare 15 milioni di franchi, afferma Wille, sottolineando che sarà anche possibile consolidare i servizi informatici.

Crescere anche nell'era dello streaming

Per quanto riguarda l'iniziativa "200 franchi, bastano", Wille osserva che l'83% della popolazione utilizza un servizio della SSR ogni settimana, come pure la metà dei giovani. La direttrice è perciò convinta che la SSR continuerà a essere necessaria anche nell'era dello streaming, perché i suoi programmi raccontano storie della Svizzera. "E visto che le persone consumano sempre più contenuti digitali e differiti nel tempo, l'azienda sta per creare una nuova piattaforma centrale". La direttrice è anche convinta che sia la SSR che i privati siano necessari per una forte piazza mediatica svizzera. "La SSR ha bisogno di  operatori privati forti. Se fosse indebolita, i soldi andrebbero ai grandi gruppi tecnologici americani".

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