Svizzera
L’agricoltura svizzera cresce nonostante il Covid
Foto CdT/Fiorenzo Maffi
Foto CdT/Fiorenzo Maffi
Marco Jäggli
4 anni fa
Si prospetta un aumento del valore aggiunto del 5,8% rispetto all’anno precedente. Peggiora però la situazione per la viticoltura

L’agricoltura svizzera resiste alla crisi del coronavirus: nell’anno in corso dovrebbe produrre un valore aggiunto lordo di 4,4 miliardi di franchi, pari ad un aumento del 5,8% rispetto al 2019. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST).

I rapidi adattamenti del settore e di tutta la filiera agroalimentare alla pandemia, si legge in un comunicato, hanno generalmente consentito di garantire il flusso produttivo.

Il buon risultato è stato ottenuto con una produzione totale rimasta stabile (+0,2% a 11,4 miliardi di franchi), ma con costi in diminuzione. Sulla base delle prime stime dell’UST, risultano spese di consumo intermedio (foraggio, energia, concimi, manutenzione e riparazioni ecc.) in calo del 3,1% (a 7 miliardi).

In calo i vegetali
In calo risulta il valore della produzione vegetale, in contrazione del 5,5% rispetto all’anno scorso, a 4,2 miliardi di franchi. I raccolti di cereali sono stimati a circa 920’000 tonnellate, il che corrisponde a un aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente, nonostante la relativa siccità che ha caratterizzato la primavera. Il rispettivo valore è cresciuto del 3,4%.

La domanda di ortaggi indigeni, avvantaggiata dalla situazione straordinaria della primavera scorsa, è in aumento sia sotto il profilo della quantità che del valore di produzione (+6,0%).

Cresce la produzione animale
Continua a cresce la produzione animale, che nell’anno in corso farà registrare un +4,5% su base annua a 5,7 miliardi di franchi. Il valore della produzione di latte ha sfiorato i 2,5 miliardi (+2,6%), con quantità leggermente in calo (-0,8%) e prezzo medio in aumento (+3,4%).

Sempre alta la richiesta di bovini da macello, mercato nel quale i prezzi si attestano a un livello definito medio. Il valore di produzione bovina continua quindi a crescere e si avvicina a 1,5 miliardi di franchi (+5,3%). Si conferma anche il miglioramento del mercato dei suini, con un valore che oltrepassa la soglia del miliardo di franchi (+5,7%).

I contributi pubblici rimangono stabili, con quasi 3 miliardi di franchi. Una cifra che rappresenta circa il 21% delle risorse totali del settore agricolo elvetico, sottolinea l’UST. È quindi evidente l’importanza per il reddito del ramo.

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