Svizzera
L’abbonamento a soli 9 euro piace agli svizzeri
Keystone-ats
2 anni fa
L’idea, nata in Germania per contrastare il rincaro della benzina, sta riscuotendo successo anche nel nostro paese

Un abbonamento mensile a 9 euro per il trasporto pubblico, volto a contrastare l’effetto del rincaro energetico sui consumatori: l’idea che a giorni sarà realtà in Germania trova sostenitori anche in Svizzera. Ma non tutti sono entusiasti, riferisce la radiotelevisione svizzero tedesca SRF.

In Germania l’abbonamento in questione - chiamato "9-Euro-Ticket" - sarà sottoscrivibile per uno o più mesi, nel periodo giugno-agosto, e darà accesso all’intera rete locale (bus, tram, metropolitane, treni regionali), ma non ai treni di lunga percorrenza. L’iniziativa - di cui potranno peraltro approfittare anche i turisti - fa parte di un programma governativo di sostegno che comprende pure un ribasso temporaneo del prezzo dei carburanti.

Il consigliere nazionale Matthias Aebischer (PS/BE) ritiene che i trasporti pubblici dovrebbero essere resi più a buon mercato anche in Svizzera. Il 54enne auspica l’introduzione di uno speciale biglietto risparmio: a suo avviso nell’attuale crisi non è infatti l’auto che deve diventare più economica, ma l’uso del trasporto pubblico. "Ecco perché penso che l’idea dell’abbonamento da 9 euro (9,20 franchi) sia grandiosa: in Svizzera si potrebbe pensare a una carta giornaliera per l’estate", afferma Aebischer in dichiarazioni riportate da SRF. Sarebbe ancora da discutere chi ne avrebbe diritto e in quali orari.

Per quanto riguarda la questione del finanziamento, il fattore decisivo sarebbe di stabilire se gli sconti andrebbero a beneficio degli attuali utenti del servizio pubblico o se si tratterà di spostare gente dall’auto ai treni. Potrebbe intervenire in aiuto anche la Confederazione. "Invece di rendere la benzina e il diesel meno cari, il Consiglio federale dovrebbe fare qualcosa del genere", si dice convinto il politico socialista, che promette di presentare una richiesta in tal senso la settimana prossima all’indirizzo del governo.

Ueli Stückelberger, direttore dell’Unione dei trasporti pubblici (UTP), non è però molto entusiasta. "Abbiamo una buona offerta e vogliamo una soluzione sostenibile: l’abbonamento da 9 euro non lo è di certo", sostiene parlando con i cronisti di SRF.

Anche per l’Associazione traffico e ambiente (ATA) l’introduzione di un biglietto di risparmio speciale temporaneo non è una buona opzione. "In Svizzera abbiamo un sistema di trasporto pubblico ben collaudato e disponiamo di offerte che già funzionano", afferma il direttore Andreas Gautschi ai microfoni della testata svizzero tedesca. Il biglietto a prezzo ridotto solleverebbe molti interrogativi: ad esempio non sarebbe chiaro per quali tratte dovrebbe essere applicato e per quali no. Inoltre sussisterebbero difficoltà con gli abbonamenti esistenti. "Dal nostro punto di vista non ha senso creare ulteriori incertezze con un’idea affrettata".

L’organizzazione del settore dei trasporti pubblici Alliance SwissPass ha dichiarato a SRF di considerare altamente irrealistico il finanziamento di un biglietto fortemente scontato come quello da 9 euro. Soprattutto nel contesto della crisi del coronavirus, con meno persone che usano treni e bus, cosa che ha diminuito significativamente il rapporto fra ricavi e costi. Inoltre, l’utilizzo dei mezzi pubblici è soggetto a grandi fluttuazioni nel corso della giornata. "Pertanto in Svizzera, come peraltro succederà in Germania, è probabile che si presentino rapidamente problemi di utilizzo della capacità nelle ore di punta o nei luoghi di attrazione turistica: un ampliamento dei servizi sarebbe inevitabile, sempre che ciò dovesse essere fattibile"

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