
Le molestie sessuali su Internet vanno punite. Lo chiede una mozione approvata oggi dal Consiglio nazionale per 93 voti a 89 e tre astensioni. Stando all'atto parlamentare inoltrato da Yvonne Feri (PS/AG), se la vittima ha meno di 16 anni tali atti vanno perseguiti d'ufficio e l'autore punito.
Plenum per respingere la mozione
Il Consiglio federale ha chiesto al plenum di respingere la mozione, dal momento che l'amministrazione sta già preparando un progetto in tal senso. Tuttavia, il plenum ha preferito dare seguito alla proposta Feri anche per mantenere alta la pressione sul governo.
“Molestie sessuali in rete in aumento”
Stando alla consigliera nazionale socialista, col crescente utilizzo delle tecnologie d'informazione e comunicazione moderne si diffondono vertiginosamente anche le molestie sessuali in rete: secondo uno studio del 2018, il 30% dei giovani tra i 12 e i 19 anni è stato molestato sessualmente almeno una volta su Internet.
“Il Codice penale va adeguato”
Poiché secondo la giurisprudenza non è prassi corrente qualificare le chat Internet come molestie sessuali, il Codice penale deve essere adeguato, in particolare l'articolo 198, affinché vengano punite tutte le forme di molestie sessuali. Comportamenti punibili nella vita reale non possono restare semplicemente impuniti in rete, a detta della consigliera nazionale argoviese. Tale articolo deve inoltre essere trasformato in un reato perseguito d'ufficio se la vittima ha meno di 16 anni, con una pena detentiva fino a tre anni o una pena pecuniaria.
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