Svizzera
“Iniziativa contro obbligo vaccinale va respinta”
Immagine CdT/Zocchetti
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Keystone-ats
2 anni fa
Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, il quale ha rinunciato anche a formulare un controprogetto. Il messaggio alle camere verrà inoltrato entro il prossimo 16 di dicembre

L’iniziativa popolare “Per la libertà e l'integrità fisica”, che intende tra l’altro vietare l’obbligo vaccinale, va respinta. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, il quale ha rinunciato anche a formulare un controprogetto. Il messaggio alle camere verrà inoltrato entro il prossimo 16 di dicembre. Stando a una nota odierna, il governo raccomanda la bocciatura perché, in termini tematici, il testo va ben oltre le vaccinazioni. Ciò porterebbe, a detta dell'esecutivo, a un’incertezza del diritto in molti settori della società, come l’azione penale o la protezione dei minori e degli adulti. Già oggi, inoltre, nessuno può essere obbligato a vaccinarsi.

Il testo dell'iniziativa
L'iniziativa, depositata il 16 dicembre 2021, ha raccolto 126'089 firme, di cui 125'015 - ossia ben oltre le 100 mila necessarie - sono risultate valide. La raccolta delle sottoscrizioni è stata promossa dal comitato “Movimento svizzero per la libertà“. La proposta di modifica costituzionale ha il seguente tenore: “Gli interventi nell’integrità fisica o psichica di una persona necessitano del suo consenso. La persona interessata non può essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali per aver rifiutato di dare il suo consenso”. La richiesta non riguarda solo il vaccino contro il coronavirus. Il testo concerne i vaccini in generale, ma anche microchip e informazioni digitali nel corpo sotto qualsiasi aspetto.

Libertà non è assoluta
Ognuno ha diritto alla libertà personale, in particolare all’integrità fisica e psichica e alla libertà di movimento. Tale diritto fondamentale è già sancito nella Costituzione federale, spiega il comunicato governativo. A determinate condizioni, lo Stato può porvi un limite, per esempio nel caso di misure della polizia, nell’azione penale o nel settore dell’asilo e degli stranieri. La condizione è che esista una base legale, un interesse pubblico o che i diritti fondamentali di altre persone siano a rischio. Inoltre le restrizioni devono essere proporzionate. Esempi di restrizioni lecite sono la fluorizzazione dell’acqua potabile, la perquisizione e l’arresto di una persona, la leva militare o l’esecuzione di un’espulsione.

Iniziativa va troppo lontano
I promotori dell’iniziativa vogliono assicurarsi che in Svizzera sia impossibile introdurre obblighi vaccinali. Sarebbe consentito interferire con l’integrità fisica o psichica solo se la persona interessata acconsente. Quest’ultima non può essere punita né subire pregiudizi sociali o professionali per aver rifiutato di dare il suo consenso. In termini tematici, il testo dell’iniziativa va oltre l’obbligo vaccinale e include in particolare gli effetti sul corpo umano di immissioni, contatti, coercizione da parte della polizia o misure penali. Questo riguarderebbe, per esempio, il rilevamento di un’impronta digitale, come pure l’alloggio nel settore dell’asilo o la cura di una persona incapace di discernimento. Alla luce di queste considerazioni, l’iniziativa “comporta una notevole incertezza del diritto in molti settori della società“.

Vaccino, nessun obbligo
In Svizzera, ricorda l'esecutivo, nessuno può essere obbligato a vaccinarsi contro la propria volontà. La legge sulle epidemie - accettata in votazione popolare nel 2013 ed è entrata in vigore nel 2016 - prevede che i Cantoni o il Consiglio federale possano dichiarare obbligatorie le vaccinazioni per determinate persone se esiste un pericolo considerevole e se la popolazione non può essere protetta con altre misure meno incisive. Le persone che non adempiono tale obbligo di vaccinazione possono talvolta subire determinate conseguenze, come il trasferimento in un altro reparto dell’ospedale nel caso dei professionisti della salute.

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