
Ogni 1'000 giornate di sci praticate, si contano tre infortuni In Svizzera. In totale sono dunque 62'000 gli incidenti che avvengono sulle nostre piste da sci ogni anno. È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Ufficio di Prevenzione Infortuni. Di questi, 53'000 sono sciatori, mentre 9'000 praticano snowboard. Tali dati rappresentano circa il 2% dei fruitori degli impianti. Si stima infatti che sono 3,5 milioni le persone che ogni anno si recano sulle piste; 3 milioni indossano gli sci, mentre mezzo milione decide di praticare snowboard. Per il presidente della Scuola Svizzera di Sci Lugano Ezio Previtera queste cifre non preoccupano: “Una percentuale così bassa è estremamente positiva ed è soprattutto importante che si sia mantenuta una stabilità negli anni”.
Non ci sono differenze tra sci e "snow"
Stabilità che tranquillizza. Aumentano le persone, gli sci diventano più veloci, ma gli incidenti rimangono invariati. A livello numerico, non si notano differenze tra snowboard e sci, se non per il tipo di infortunio: “Non c’è una differenza tra snowboarder e sciatori a livello proporzionale”, ci dice Previtera. “Stiamo parlando dell’1,8% degli sciatori e del 2% degli snowboarder. È un dato interessante. Non c’è un mezzo di scivolamento più pericoloso dell’altro. Ci sono, però, lesioni differenti: gli sciatori risentono dei danni alle ginocchia, mentre gli snowboarder della parte superiore del corpo”.
Materiale adeguato e utilizzo del casco
Da una parte le competenze permettono di conoscere meglio l’attrezzo. Dall’altra, più si conosce l’attrezzo e più cerco di portarlo al limite. Il 90% degli infortuni è dovuto infatti a errori individuali. Il consiglio che dà Previtera è dunque di attenersi alle 10 regole FIS. Rispetto degli altri, controllo della velocità, padronanza del percorso, sorpassi, immettersi nelle piste, le pause, e ancora, salita e discesa a piedi, rispetto della segnaletica, assistenza e identificazione: “I primi due sono i più importanti”, sostiene Previtera. "Il buonsenso è a sua volta essenziale, ma deve essere accompagnato da una competenza. Senza competenze è difficile avere un buonsenso corretto”. Al buonsenso corretto si aggiunge il materiale adeguato. “Si può fare qualcosa in termini di prevenzione: far sì che l’attacco dello sci sia regolato, che il materiale sia in ordine. Il paraschiena aiuta, così come il casco. È importante poi indossare il tutto e nella maniera giusta”, afferma Previtera. Accento posto, dunque, sul casco: l’UPI raccomanda di portarlo sempre. Il semplice casco previene infatti circa un terzo delle lesioni alla testa e, in caso di infortunio, ne riduce la gravità.
