Casse malati
In Ticino premi su del 9,2%: fioccano le reazioni
Immagine Cdt/Zocchetti
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Diversi partiti e associazioni hanno espresso il loro malcontento contro il forte rincaro dei premi dell'assicurazione malattia a cui andrà incontro il Ticino.

Dopo quattro anni di stabilità, i premi dell'assicurazione malattia registreranno un forte aumento nel 2023: con un incremento del 6,6% rispetto al 2022 il premio medio mensile ammonterà a 334,70 franchi, ha comunicato oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). A seconda del cantone vi saranno oscillazioni tra il 3,9% e il 9,5%. In Ticino la progressione sarà del 9,2%.

Dal 2018, l’incremento è stato in media dell’1,5 per cento, a fronte del 3,8 per cento nel quinquennio precedente (2013-2018). L’importante rincaro del premio medio nel 2023 è dovuto principalmente alla pandemia di COVID-19, che ha avuto un forte impatto sul sistema sanitario, e a un effetto di recupero. Nel 2021 i costi sono aumentati del 4,5 per cento e la tendenza è proseguita nel corso del primo semestre del 2022.

Per fasce di età

Nel 2023 il premio medio degli adulti (dai 26 anni, 397,20 franchi) e quello dei giovani adulti (19-25 anni, 279,90 franchi) subirà un rincaro rispettivamente del 6,6% e del 6,3% rispetto a quest'anno. Quello dei minorenni aumenterà del 5,5%, raggiungendo i 105 franchi. Per quanto riguarda il Ticino la fascia di età dai 26 anni, vedrà aumentare il premio medio del 9% (a 462,4 franchi); per i giovani tra i 19 e i 25 anni e per i minorenni il rincaro sarà rispettivamente del 9,1% (a 315,8 franchi) e dell'8,9% (a 118,9 franchi). 

3 anni fa
Differenza premio di cassa malati fra Ticino e resto della Svizzera: nel 2023 è record
Partito da 32 franchi di media, l’anno prossimo il divario raggiungerà i 61.

La differenza fra il premio delle casse malati in Ticino e la media svizzera è un’eredità che non sembra recuperabile. Partito da 32 franchi di media, questo divario è rimasto sostanzialmente costante, salvo assottigliarsi, attorno ai venti franchi tra il 2012 e il 2017. Poi, però, è riesploso negli ultimi anni raggiungendo la cifra record del 2023: 61 franchi. 

3 anni fa
I Verdi del Ticino: “Una stangata ingiusta a cui rimediare subito”
Immagine ©Chiara Zocchetti
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Per il partito ecologista ticinese sono necessari interventi a più livelli. "Serviranno misure quali la concezione di premi di cassa malati più equi che siano legati al reddito e una cassa malati pubblica".

Secondo i Verdi del Ticino, gli aumenti dei premi dell’assicurazione malattia comunicati quest’oggi “graveranno pesantemente sulla popolazione ticinese che già si trova confrontata con un’inflazione generalizzata e con gli stipendi più bassi della Svizzera”. Alla luce di queste nuove informazioni “troviamo la decisione di ieri del Consiglio degli Stati di ritardare la discussione sulla riduzione dei premi deplorevole. Il Cantone non potrà stare a guardare”.

 I Verdi ritengono che siano necessari interventi a più livelli. Nel breve termine lo Stato “deve versare maggiori contributi alle persone in difficoltà. Inoltre, pensiamo ci sia un potenziale di risparmio che non comporta una riduzione dei servizi e deve essere sfruttato ora”. In particolare, “aumentare gli investimenti nella promozione della salute, ridurre in modo significativo i prezzi dei farmaci più costosi, i costi amministrativi degli assicuratori malattia e le retribuzioni eccessive dei quadri superiori, evitare gli interventi inutili e implementare l’Iniziativa sulle cure infermieristiche”. Inoltre “crediamo che, come evidenziato dal Sorvegliante dei prezzi, debbano essere adeguati i margini e la remunerazione dei farmaci così come le tariffe di laboratorio”. Tuttavia, per risolvere il problema “saranno necessarie misure sostanziali quali la concezione di premi di cassa malati più equi che siano legati al reddito e una cassa malati pubblica”. 

 

3 anni fa
Lega dei Ticinesi: “Più che mai urgente sottoscrivere la nostra iniziativa popolare”
Il partito di Via Monte Boglia si aspetta una reazione energica da parte del Consiglio di Stato. "La stangata si abbatte su cittadini già gravemente penalizzati dall’aumento del costo della vita".

La Lega dei Ticinesi prende atto “con sconcerto e rabbia”, ma “senza sorpresa”, dell’ennesima stangata sui premi di cassa malati. L’aumento medio ticinese è nettamente superiore a quello nazionale. Per questa “ennesima penalizzazione, che si ripete da anni, non viene fornita alcuna spiegazione plausibile, anche perché non ne esiste nessuna”. Le riserve in esubero degli assicuratori malattia “rimangono a livelli elevatissimi", ma il Consiglio federale e la maggioranza del Consiglio degli Stati “non ne hanno finora voluto sapere di decretare l’obbligatorietà della restituzione”.

La Lega dei Ticinesi si aspetta una reazione energica da parte del Consiglio di Stato, "in considerazione della notoria situazione del nostro Cantone, dove gli stipendi sono i più bassi della Svizzera". La stangata sui premi di cassa malati “si abbatte su cittadini già gravemente penalizzati dall’aumento del costo della vita. E anche a tal proposito la politica rimane immobile”. A fronte di questa situazione la Lega dei ticinesi, oltre a sostenere la proposta di deducibilità dei premi dei figli esorta i cittadini ticinesi a sottoscrivere la sua iniziativa popolare: “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!” che chiede appunto la deducibilità fiscale integrale dei premi di cassa malati.

 

3 anni fa
Antonini (Curafutura): "Purtroppo non siamo riusciti a portare avanti le riforme su cui puntiamo da anni”
Immagine ©Chiara Zocchetti
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La portavoce di Curafutura ricorda le proposte politiche che avrebbero dovuto portare a un freno nell’aumento dei costi ma che si sono arenate in Parlamento.

“I premi devono coprire i costi cantonali, quindi purtroppo la notizia di oggi riflette semplicemente quello che è previsto dalla base legale”, precisa Céline Antonini, portavoce di Curafutura. “Osservando i dati per il Ticino del 2021 vediamo che le prestazioni nette sono aumentate dell’8,4% contro una media a livello svizzero del 4,6%. Il risultato annunciato oggi riflette dunque questo andamento della spesa”. Ci sono diversi elementi che spiegano la differenza di costi tra un cantone e l’alto. “Uno è il fattore demografico, poi ci sono la densità di fornitori di prestazione e il fattore culturale: nei cantoni latini la gente si reca più frequentemente dal medico rispetto alle regioni germanofone”, prosegue Antonini. “La critica che rivolgiamo a noi stessi concerne il non essere riusciti a portare avanti le riforme che consideriamo fondamentali, come quella del finanziamento uniforme delle cure ambulatoriali e stazionarie: è bloccata agli Stati da tre anni”. Un altro esempio riguarda la questione del tariffario: “Sostituire l’attuale Tarmed con delle nuove tariffe è qualcosa di cui si discute da tempo. Inoltre, abbiamo anche proposto di rivedere il sistema di retribuzione per i farmaci per cercare di spingere molto più il consumo di generici, ma purtroppo non siamo ancora riusciti a far approvare questo progetto al Consiglio federale”. Tutto questo “genera una forte frustrazione”.

3 anni fa
L'ACSI: "Non si scappa, occorre limitare le prestazioni superflue"
© Shutterstock
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L'Associazione si oppone però a uno scarico della "responsabilità su chi è malato e ha bisogno di cure".

L’ACSI, l'Associazione delle consumatrici e dei consumatori della Svizzera italiana, prende atto con grande preoccupazione di questi aumenti, che giungono in un momento che si preannuncia già difficile per le finanze di molte economie domestiche per via dell’inflazione. L'ACSI sottolinea la necessità di intervenire sui costi della salute, sia attraverso una riduzione delle tariffe che sul fronte della quantità di prestazioni. “Non si scappa, occorre limitare le prestazioni superflue” sostiene l’ACSI, opponendosi però fermamente ad un “semplice scaricare la responsabilità su chi è malato ed ha bisogno di cure” e propone, quali possibili misure, la creazione della cartella informatizzata del paziente o la riduzione del costo dei farmaci, anche attraverso la diffusione dei farmaci generici.

3 anni fa
Comparis: "Budget per tutte le prestazioni obbligatorie per tutti gli assicurati con modelli alternativi"
Secondo il portale di confronto, la "stangata era prevedibile e avrebbe potuto essere evitata senza un intaccamento forzato delle riserve"

Secondo Comparis, il portale di confronto dei prezzi nato nel 1996, "la stangata sui premi era prevedibile e avrebbe potuto essere evitata senza un intaccamento forzato delle riserve". Felix Schneuwly, espero in materia, spiega che "Ora un numero ancora maggiore di assicurati, già colpiti dal forte rincaro, dovrà beneficiare di riduzioni individuali dei premi". "Gli assicurati che si trovano in condizioni finanziarie modeste vanno sostenuti ancora di più, garantendo loro riduzioni sui premi malattia”, ha aggiunto. L’esperto Comparis ritiene che “per una stabilizzazione duratura del sistema sanitario svizzero siano necessari anche altri cambiamenti”. Nello specifico, a suo parere, “le reti dei medici e le casse malati dovrebbero definire un budget per tutte le prestazioni obbligatorie per tutti gli assicurati con modelli alternativi”.

3 anni fa
Il Plr: "Aumenti insopportabili per molti, ma serve più responsabilità individuale"
La sezione ticinese dei liberali radicali avanza misure che definisce "concrete, pragmatiche ed efficaci" per tamponare gli effetti negativi della crescita dei premi.

Secondo la sezione ticinese del Partito liberale radicale, “l’aumento dei premi dell’assicurazione malattia sta raggiungendo livelli insopportabili per ampie fasce della popolazione”. Per arginare questa evoluzione, il Plr ticinese propone misure “concrete, pragmatiche ed efficaci per arginare questa evoluzione”: agevolazioni fiscali per i figli a carico, accelerazione nella presentazione del nuovo concetto di pianificazione ospedaliera, maggiore concorrenza, spinta sulla digitalizzazione e maggiore responsabilità individuale. "I cittadini vanno coinvolti direttamente nelle decisioni che concernono le prestazioni sanitarie, incentivandoli ad assumere comportamenti che tutelino le risorse. Come già durante la pandemia, il Plr fa quindi appello alla responsabilità individuale di tutti quale concreto aiuto per mettere un freno ai costi della salute".

3 anni fa
Il Ps se la prende con il Consiglio degli Stati
©Gabriele Putzu
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I socialisti denunciano la decisione di ieri della Camera dei Cantoni di ritardare le discussioni sulla riduzione dei premi.

Il Ps è piccato per la decisione di ieri del Consiglio degli Stati di ritardare la discussione sulla riduzione dei premi. Alla luce degli aumenti dei premi di cassa malati, i socialisti affermano che il posticipo delle discussioni "avrà gravi conseguenze per la popolazione".

"Mentre i costi della salute esplodono da anni e l'industria farmaceutica realizza profitti sempre più indecenti, diventa più urgente che mai agire nell'attuale contesto di inflazione", commenta Marina Carobbio Guscetti. "È deplorevole che il Consiglio degli Stati abbia deciso ieri, nella sua sessione straordinaria, di rimandare in commissione la nostra proposta di aumentare gli importi destinati alla riduzione dei premi individuali, soprattutto perché ha già sospeso l’esame della nostra iniziativa per la riduzione dei premi", ha aggiunto Marina Carobbio.     

3 anni fa
Curafutura chiede di rivedere il Tardoc
©Chiara Zocchetti
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L'associazione che raggruppa gli assicuratori CSS, Helsana, Sanitas e KPT critica la mancanza di efficacia delle misure governative.

Curafutura, che raggruppa gli assicuratori CSS Assicurazione, Helsana, Sanitas e KPT, critica la mancanza di efficacia delle misure del Consiglio federale. Queste produrrebbero "effetti troppo poco incisivi. Vere riforme permetterebbero di contenere i costi. Bisogna agire ora”. Nello specifico, l’associazione chiede al Governo di sostenere la revisione del tariffario medico (TARDOC), il finanziamento uniforme delle prestazioni ambulatoriali e stazionarie (EFAS) e eliminare i falsi incentivi nei margini di distribuzione dei medicamenti.

3 anni fa
Il Centro torna sulla sua iniziativa sul freno ai costi della salute
©Gabriele Putzu
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L'ex Ppd critica la posizione degli altri partiti, contrari alla proposta.

Davanti alle cifre presentate oggi, il Centro torna a ribadire l'importanza della sua iniziativa sul freno ai costi della salute. "Secondo alcuni studi, il 20% (6 miliardi di franchi all'anno) dei costi dell'assicurazione sanitaria di base obbligatoria potrebbero essere risparmiati già oggi senza alcuna perdita di qualità. Ma gli altri partiti rifiutano la nostra iniziativa di freno ai costi", scrive il partito in una nota.

3 anni fa
I medici lamentano riforme bloccate
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L'Fmh ricorda che due importanti riforme che permetterebbero, secondo loro, di porre un freno ai costi, rimangono bloccate.

I medici svizzeri reagiscono all'aumento dei premi malattia annunciato oggi rammaricandosi delle importanti misure di riforma del settore sanitario, necessarie per un freno ai costi, che risultano ad oggi bloccate.

"Questo forte incremento dei premi non era necessario", si legge in un comunicato dell'associazione di settore FMH. Due importanti riforme rimangono ferme: il finanziamento uniforme di prestazioni ambulatoriali e stazionarie, e il nuovo tariffario medico Tardoc. L'organizzazione dei medici ha spiegato nella presa di posizione che, grazie alla tecnologia, sempre più interventi sono fattibili in regime ambulatoriale. La mancata partecipazione dei Cantoni ai finanziamenti spinge però i premi verso l'alto.

3 anni fa
Engelberger: "Temo che la corsa dei premi non si fermi qui"
Il direttore della Conferenza dei direttori cantonali della sanità si dice "rammaricato" per l'aumento dei premi del 6,6% nel 2023, ma secondo lui "diversi fattori portano a un aumento dei costi della salute"

Il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS), Lukas Engelberger, si rammarica dell'importante aumento dei premi malattia annunciato oggi, anche se c'era da aspettarselo. La paura è che i regolari aumenti dei costi portino ad ulteriori incrementi dei premi.

Dopo le limitazioni durante la pandemia di coronavirus l'incremento è in un certo senso comprensibile, ha detto all'agenzia Keystone-ATS. Il +6,6% annunciato è addirittura inferiore ad alcuni pronostici.

Diversi fattori, come il miglioramento dal punto di vista tecnico in ambito medico, portano ad un aumento di costi della salute, ha spiegato Engelberger, che teme quindi che la corsa dei premi non si fermerà qui.

3 anni fa
Caritas avverte: "Questo aumento dei premi porterà molte persone ai limiti della povertà"
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L'associazione chiede un aumento delle riduzioni dei premi

Caritas lancia un appello per aiutare le economie domestiche con bassi redditi: l'aumento dei premi malattia del 6,6% porterà molte persone ai limiti della povertà.

"La politica non può più tergiversare con l'aumento delle riduzioni dei premi", ha affermato il direttore dell'organizzazione umanitaria Peter Lack, citato in un comunicato odierno. "Per le persone interessate si tratta di un aiuto vitale", ha aggiunto. Il tutto riguarda anche economie domestiche "che oggi non beneficiano di alcuna riduzione", ma che ora ne hanno urgentemente bisogno, ha sottolineato Caritas.

3 anni fa
Associazione aziende sanitarie svizzere: "Basta regolamentazione eccessiva"
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Per l'associazione di categoria la "politica della pianificazione" è stata un fallimento

Bisogna smettere con la "regolamentazione eccessiva" del settore della sanità, secondo l'Associazione delle aziende sanitarie svizzere (Ospita). La "politica della pianificazione", ad esempio attraverso i razionamenti, non ha portato i frutti sperati e deve essere fermata, si legge in una reazione all'annuncio dell'aumento dei premi malattia.

"Dopo decenni di regolamentazioni precipitose (...), il risultato è amaro: i premi aumenteranno fortemente nel 2023 e i segni di una prossima penuria nel settore della sanità si moltiplicano", afferma Ospita. Piuttosto che "limitare e vietare", l'associazione chiede, per garantire un sistema di sanità accessibile, di favorire "la qualità e l'economicità". Inoltre, va migliorata l'attrattiva delle professioni sanitarie.

3 anni fa
Le autorità cantonali commentano l'aumento dei premi
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IN AGGIORNAMENTO- I premi casse malati in Ticino saliranno del 9.2% . In diretta da Bellinzona il commento del direttore del DSS Raffaele De Rosa

I premi casse malati in Svizzera saliranno del 6,6% nel 2023. Il rincaro per il nostro cantone sarà però più marcato, con un'impennata addirittura del 9,2%. Per commentare la nuova "stangata", in diretta da Bellinzona parlano il consigliere di Stato e direttore del DSS Raffaele De Rosa,  il Direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi e il Collaboratore scientifico Area di gestione sanitaria Matteo Veri.

Segui la diretta su Ticinonews:

3 anni fa
L'incremento per il 2023 è il più marcato dal 2010
©Gabriele Putzu
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A livello nazionale l'aumento principale è stato registrato nel 2002, con un 9,7% di crescita.

L'aumento del 6,6% dei premi malattia annunciato oggi per il 2023 è il più marcato dal 2010. Ecco i dieci incrementi più importanti dall'introduzione della LAMal nel 1996:

2002: +9,7%

2003: +9,6%

1997 e 2010: +8,7%

2023: +6,6%

2011: +6,5%

2006: +5,6%

2001: +5,5%

1997: +4,9%

2016: +4,5%

3 anni fa
Berset: "Non mi attendevo un aumento del genere"
Cosa è stato detto nella conferenza stampa di Berna dove Alain Berset e la direttrice dell'Ufsp Anne Lévy hanno annunciato l'entità dell'aumento dei premi di cassa malati per il 2023.

La diretta della conferenza stampa

14.38 "Con il sistema dei prezzi di riferimento dei medicamenti generici la crescita percentuale del premio sarebbe stata un punto inferiore"

"Con un sistema di questo tipo avremmo avuto un risparmio nella crescita dei costi della salute di circa 300 milioni. Questo corrisponde a quasi un punto percentuale in meno nell'aumento dei premi: anziché avere una crescita nazionale dei premi del 6,6%, oggi potremmo presentare una crescita del 5,9% circa. Questa misura, però, è stata rifiutata in Parlamento".

14.34 "Ogni Cantone è diverso"

"I Cantoni fanno molto per contenere i costi della salute. È però difficile per me dire che cosa i Cantoni possano fare di più per contenere questa crescita, perché ogni Cantone è diverso. I Grigioni non possono essere paragonati a Basilea Città".

14.21 L'evoluzione dei premi per categoria d'età

14.19 Aumento dei premi nei cantoni

Il premio medio aumenterà in tutti i cantoni: il Ticino (+9,2% a 396 franchi) insieme a Neuchâtel (+9,5%) e ad Appenzello Interno (+9,3%) sono tra quelli che registrano le maggiori progressioni. Gli incrementi più contenuti saranno a Basilea Città (+3,9%), Ginevra (+4,7%) e Glarona (+4,8%). Nei Grigioni l'aumento sarà del 6,8% (a 294,1 franchi). A Berna e Zurigo i premi saliranno rispettivamente del 6,4% e del 7,1%.

14.18 Anne Lévy (direttrice Ufsp): "Il ruolo dell'Ufsp è verificare che i premi rispettino la legge, ovvero che seguano l'evoluzione dei costi"

14.17 "Il contenimento dei costi della salute e quindi il contenimento della crescita dei premi rimane una priorità per il Consiglio federale"

14.07 "Le riserve degli assicuratori si sono ridotte"

"I premi di cassa malati devono coprire i costi della salute. L'aumento dei premi sarà quindi del 6,6% in Svizzera. È chiaro: l'aumento è fastidioso per tutti. L'aumento dei costi della sanità nella seconda parte del 2021 e nella prima del 2022 ha avuto delle conseguenze sulle riserve degli assicuratori. Le cattive performance sui mercati finanziari hanno pure avuto delle conseguenze sulle riserve, che si sono ritrovate sotto pressione. A inizio anno ammontavano a 12 miliardi, alla fine di quest'anno le riserve saranno sufficienti, ma minori, attestandosi - si prevede - a quota 9,5 miliardi".

14.05 "Controllo dei costi possibile"

"Negli ultimi cinque anni, l'aumento dei costi e quindi dei premi è stato più debole rispetto ai cinque anni precedenti. Un certo controllo dei costi si è quindi rivelato possibile".

14.04 Berset: "Il solo modo di limitare la crescita dei premi e di agire sui costi"