Svizzera
“In tempi di crisi non va limitato il bonus”
Keystone-ats
4 anni fa
È quanto sostiene il Consiglio federale, che raccomanda di respingere una mozione di Funiciello

No a un divieto di versare bonus per i manager di quelle imprese che hanno beneficiato di un sostegno statale durante la pandemia. È l’opinione del Consiglio federale che raccomanda di respingere una mozione di Tamara Funiciello (PS/BE), firmata da altri suoi 25 colleghi di partito.

“Irresponsabile e indecente”
Per la consigliera nazionale bernese, in un momento di crisi profonda come quella attuale è semplicemente irresponsabile e indecente che la direzione di un’impresa sostenuta tramite contributi federali si versi dei bonus. Eppure, la realtà dimostra che questo avviene. Per questo motivo, sottolinea la deputata, se i salari di base fissi stabiliti contrattualmente dei membri della direzione sono molto bassi e una parte sostanziale del salario deriva da componenti salariali variabili, i bonus andrebbero versati purché la parte variabile insieme al salario di base fisso non superi i 200 000 franchi.

“Agire in modo responsabile”
Nella sua risposta scritta, il governo fa notare che la mozione interferisce con l’autonomia contrattuale e, soprattutto, con i rapporti contrattuali esistenti tra privati. Oltre a ciò, un tetto massimo, da solo, non servirebbe a nulla e dovrebbe poter essere controllato dallo Stato. Dall’esperienza finora raccolta con il sistema di fideiussioni COVID poi, risulta che un simile controllo da parte dello Stato richiederebbe molto tempo e risorse. Inoltre, non risulta che gli aiuti siano utilizzati sistematicamente per pagare compensi elevati ai membri della direzione delle imprese. Qualunque dirigente di un’impresa che agisca in modo responsabile, scrive il Consiglio federale, intende garantire innanzitutto la sopravvivenza della sua impresa e quindi le basi economiche del suo futuro reddito.

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