
In futuro i lavoratori dipendenti potranno dedurre dalle imposte un importo forfettario che comprenderà tutte le spese professionali, trasporto e pasti compresi. Si potranno tuttavia ancora dedurre le spese effettive. È quanto prevede una riforma del Governo inviata oggi in consultazione, che tiene così conto della nuova realtà data dal telelavoro.
Una revisione che nasce da un atto parlamentare
La riforma nasce indirettamente da una mozione dell'ecologista sangallese Franziska Ryser, che chiedeva di concedere la deduzione dalle imposte di una camera privata se usata per scopi professionali. Nel invitare il Parlamento a bocciare l'atto parlamentare - cosa fatta dal Consiglio nazionale nel settembre 2020 - il governo aveva incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di esaminare il diritto vigente in materia e di redigere un rapporto. Rapporto che è poi scaturito nella revisione legislativa presentata oggi.
Vale anche per le imposte cantonali
Le nuove disposizioni - che concernono unicamente coloro che esercitano una attività lavorativa dipendente - non si applicheranno unicamente all'imposta federale diretta (IDF), ma anche alle imposte cantonali. In quest'ultimo caso, saranno gli stessi Cantoni a fissare l'ammontare della deduzione forfettaria, indica il governo in un comunicato.
Non ancora definito l'importo forfettario
L'ammontare dell'importo forfettario a livello di IFD non è ancora stato fissato. Sarà compito del Dipartimento federale delle finanze (DFF), che dal primo gennaio passerà sotto la giuda di Karin Keller-Sutter, determinarne l'importo. La nuova regolamentazione, precisa l'esecutivo, non dovrà avere ripercussioni finanziarie per la Confederazione. Sulla base di una prima stima, analizzando i dati di tre cantoni (Basilea-Campagna, Soletta e Berna), "è risultato un importo forfettario di 5800 franchi per ottenere l'auspicato effetto di neutralità sul gettito dell'imposta federale diretta", afferma il governo.
Cos'è compreso nella deduzione forfettaria
Nel dettaglio, la nuova definizione di "deduzione forfettaria delle spese professionali" comprenderà le spese di trasporto, le spese per i pasti così come le altre spese professionali e sarà indipendente dal luogo di lavoro e dal reddito. "In tal modo non si distingue tra il luogo di lavoro presso il domicilio (telelavoro) e quello presso l'impresa" sostiene l'esecutivo. I lavoratori che sceglieranno la deduzione forfettaria beneficeranno di un lieve risparmio di tempo nella compilazione della dichiarazione delle imposte. Non sarà infatti necessario allegare alcuna giustificazione. Per le autorità fiscali ne risulterà una semplificazione della procedura di tassazione.
Sempre possibile detrarre le spese effettive
In alternativa, precisa il governo, sarà possibile detrarre le spese effettive. Da notare che saranno deducibili le spese per il lavoro mobile anche nel caso in cui il datore di lavoro mette a disposizione una postazione di lavoro. Nell'ambito delle spese effettive rimangono deducibili, in particolare, le spese di trasporto e le spese supplementari necessarie per i pasti e il soggiorno fuori domicilio. Per le spese di trasporto si continuerà ad applicare, nel caso dell'imposta federale diretta, il tetto massimo in vigore (3200 franchi dal periodo fiscale 2023). Per chi vuole far valere le spese effettive, gli oneri amministrativi potrebbero tuttavia aumentare poiché le "altre spese professionali" non potranno più essere dedotte in via forfettaria. Le persone che intendono rinunciare alla deduzione forfettaria dovranno infatti far valere e giustificare tutte le spese effettive sostenute.