
Un'istituzione sempre più sollecitata, ma unica nel suo genere, che dà prova di trasparenza e per questo gode della fiducia della popolazione. Così François Chaix, il nuovo presidente del Tribunale federale (TF), descrive la corte che dirige a 150 anni dalla sua nascita.
Creata nel 1874
Creato dalla Costituzione del 1874, il TF ha iniziato la sua attività l'anno successivo. "La sua missione era, ed è tuttora, quella di garantire l'applicazione uniforme del diritto federale", afferma Chaix in un'intervista concessa a Keystone-ATS in vista dei festeggiamenti per l'importante anniversario, previsti per domani. "Tale diritto, che all'inizio era molto limitato, si è progressivamente ampliato, con la costante introduzione di nuove leggi. Al di là di questa espansione, il lavoro dei giudici di allora e di oggi non è cambiato in modo sostanziale", fa notare Chaix. Il loro compito è infatti quello di "applicare le leggi con un certo grado di umanità, garantendo una stabilità che favorisca la società e l'economia".
Evoluzione della società
La suprema corte riflette i cambiamenti sociali attraverso i ricorsi che riceve: i crocifissi nelle aule e la partecipazione delle donne alla Landsgemeinde qualche decennio fa, il clima o il Covid più recentemente. Le circostanze hanno portato l'istituzione ad aprire le proprie porte al pubblico, con il 175esimo anniversario della Costituzione del 1848 nel 2023 e il giubileo di quest'anno. Tuttavia, tali eventi restano eccezionali: "Non siamo soliti organizzare manifestazioni di questo tipo", evidenzia Chaix. In ogni caso, il TF non si barrica dietro le sue colonne neoclassiche. "La nostra istituzione è un caso unico tra le corti supreme: quando i giudici sono in disaccordo tra loro, deliberano e decidono in pubblico. Chiunque può assistere alle udienze", spiega il presidente, in carica dal 2025.
Fiducia del pubblico
Mon Repos gode di un alto livello di fiducia da parte del pubblico. Chi si sente vittima di un'ingiustizia dice: "Andrò fino al Tribunale federale". "Oltre al fatto che siamo giuristi esperti, la nostra istituzione è percepita come più lontana dalle controversie rispetto ai gradi inferiori. In un Paese piccolo come la Svizzera, questa distanza è vista come una garanzia di indipendenza", commenta il ginevrino.
Aumento delle cause penali
Anche se il TF è molto impegnato, il 60enne rifiuta il termine "sovraccarico". "Ogni anno vengono presentati dai 7500 agli 8000 ricorsi, ma le nostre corti riescono a liquidare circa il 98% di questo volume. Nel tempo si è però accumulato un arretrato di cause in sospeso che la riorganizzazione condotta dal 2020 ha permesso di smaltire gradualmente, ad eccezione dei ricorsi in materia penale". L'aumento delle cause penali - il 60% in più in dodici anni - è in effetti una delle principali sfide che l'istituzione con sede a Losanna deve affrontare. "Stiamo discutendo con i presidenti dei Tribunali cantonali per trasmettere le nostre preoccupazioni al Parlamento", chiarisce Chaix, eletto giudice federale nel 2011.
Legittimità democratica
Nonostante la dimensione politica dell'elezione dei giudici federali, di competenza delle Camere, il presidente ritiene che questo metodo di nomina conferisca loro una maggiore legittimità democratica rispetto a designazioni da parte di un governo o di un ministero. Il TF può così dialogare su un piano di parità con il Consiglio federale, che viene eletto nello stesso modo.
Giustizia e IA
Passando a temi di stretta attualità, Chaix è convinto che i giudici non stiano per essere sostituiti dall'intelligenza artificiale: "Questi strumenti compilano i dati e calcolano gli eventi più probabili. Gli esseri umani non hanno alcun ruolo in tali processi. Finché le parti dovranno esprimere il loro punto di vista su un divorzio o su un reato penale, sarà necessario un essere umano per ascoltarle e comprenderle. Il compito di un giudice non è quello di applicare automaticamente delle norme". Il tribunale non è comunque chiuso all'IA. "La usiamo per anonimizzare i ricorsi o per i resoconti", spiega il presidente. "La mia preoccupazione è che il Tribunale federale rimanga un punto di riferimento e un fattore di pace in una società sempre più in crisi con l'autorità", conclude François Chaix, che, in merito ai propri obiettivi personali, dichiara: "L'ambizione di un presidente è servire la sua istituzione, non segnare il suo mandato con grandi cambiamenti".