
La procedura d’esame dei brevetti va armonizzata, il sistema va adeguato agli standard internazionali e reso più attrattivo per le PMI. È l’opinione del Consiglio federale, che ha messo in consultazione - fino al primo febbraio 2021 - la revisione parziale della pertinente legge.
Lo scopo di un brevetto è quello di protegge invenzioni tecniche, viene ricordato in un comunicato governativo odierno. Al momento, però, in Svizzera l’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) controlla soprattutto alcune condizioni legali e non se si è davvero di fronte a un’innovazione.
Lo scopo della revisione di legge è quello di tenere conto di tutte le “condizioni di brevettabilità”, allineandosi agli standard internazionali e creando maggiore chiarezza, rendendo di conseguenza i brevetti svizzeri più affidabili. Già ora si può domandare un brevetto europeo, ma si tratta di una procedura costosa, soprattutto per PMI e inventori individuali.
Con le norme modificate, esisterà anche la possibilità di chiedere il cosiddetto “piccolo brevetto” - che in Svizzera prendere il nome di modello d’utilità - che viene rilasciato più rapidamente e senza verifica del contenuto. La durata è limitata a dieci anni, ovvero la metà di quella del brevetto vero e proprio. Con entrambi i tipi di protezione sono previsti sgravi fiscali, grazie al patent box.
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