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Il personale RTS contro l'iniziativa SSR: "A rischio il servizio pubblico"
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Ats
13 ore fa
Il sindacato svizzero dei media e il personale temono che l'approvazione del testo porterebbe alla soppressione di migliaia di posti di lavoro e alla scomparsa di molte trasmissioni fondamentali per la coesione nazionale.

Da Ginevra il personale della radiotelevisione romanda (RTS) ha lanciato oggi un appello contro l'iniziativa popolare "200 franchi bastano!", in votazione il prossimo 8 marzo. Dipendenti dell'emittente hanno criticato la misura promossa dall'UDC, che se accettata dimezzerebbe il budget a disposizione della SSR, mettendo in pericolo il servizio pubblico. Nel corso di una presa di parola, il personale della RTS ha presentato un manifesto in difesa del servizio pubblico. "Non si tratta di una protesta, ma di un appello alla responsabilità collettiva", ha sottolineato Alexandre Madrigali, presidente della sezione ginevrina del sindacato svizzero dei media (SSM), precisando che con la riduzione del canone i fondi passerebbero dagli attuali 1,3 miliardi a 630 milioni.

I timori

"Le ripercussioni dei tagli già in atto sono enormi", ha spiegato dal canto suo una giornalista, citando un clima di forte incertezza, carichi di lavoro insostenibili e conseguenze dirette sulla qualità dei programmi. Dal 2018 - dopo la bocciatura alle urne dell'iniziativa "No Billag" - la SSR ha già applicato tagli per oltre 100 milioni di franchi e prevede ulteriori risparmi fino al 2029, pari al 17% del proprio budget. Il sindacato e il personale temono che l'approvazione del testo porterebbe alla soppressione di migliaia di posti di lavoro e alla scomparsa di molte trasmissioni fondamentali per la coesione nazionale. A farne le spese, sarebbero in particolare le regioni periferiche. Secondo SSM, il personale della RSI starebbe preparando un'azione simile.

La proposta

L'iniziativa popolare "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)" propone di modificare la Costituzione fissando un canone annuo radiotelevisivo di soli 200 franchi, riscosso esclusivamente dalle economie domestiche private e dalle imprese o persone giuridiche.

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