Svizzera
Il patrimonio gestito dalle banche private raggiunge i 3,4 bilioni
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Ats
5 ore fa
Grazie all'andamento positivo dei mercati finanziari, lo scorso anno le banche private nella Confederazione hanno aumentato il loro patrimonio del 14%. Si tratta di una cifra mai raggiunta prima.

Nel 2024 le banche private svizzere hanno gestito un patrimonio record da 3,4 bilioni di franchi. È la somma da capogiro alla quale è giunta la società di consulenza KPMG, che nella sua analisi annuale ha esaminato 71 istituti di credito privati elvetici. Grazie all'andamento positivo dei mercati finanziari, lo scorso anno le banche private nella Confederazione hanno aumentato il loro patrimonio del 14%. Si tratta di una cifra mai raggiunta prima. Anche i nuovi fondi netti hanno contribuito alla crescita, sebbene con un importo relativamente modesto pari a 72 miliardi di franchi, precisa KPMG in una nota diramata oggi. Ad attrarre nuovi fondi dai propri clienti sono stati soprattutto gli enti di medie dimensioni.

Incremento dei proventi da commissioni e da negoziazione

"L'assunzione di consulenti alla clientela da parte di UBS/CS ha avuto solo un effetto limitato in termini di nuovi fondi aggiuntivi", sostiene Christian Hintermann, responsabile dello studio, nonché esperto bancario presso KPMG Svizzera. I ricavi degli istituti di credito in Svizzera sono passati dai 20,5 miliardi nell'anno precedente a 21,4 miliardi. L'aumento è dovuto principalmente all'incremento dei proventi da commissioni e da negoziazione, sottolinea la società di consulenza. Il risultato derivato dagli interessi è invece diminuito di circa il 10% a 4,6 miliardi di franchi. Gli utili al netto delle imposte degli istituti sono aumentati da quasi 3,1 miliardi nel 2023 a oltre 4 miliardi.

Cresciuti i costi del personale

I costi operativi sono aumentati complessivamente di oltre 500 milioni, attestandosi a circa 15,3 miliardi. Ciò è dovuto principalmente all'incremento dei costi del personale, che hanno rappresentato circa due terzi delle spese operative. Secondo KPMG, per la prima volta le banche private elvetiche contano oltre 40'000 impieghi (equivalenti a tempo pieno). A causa dell'aumento dei costi e un calo dei proventi da interessi, il rapporto costi/ricavi è leggermente lievitato, passando da una mediana del 74,3% al 75,5%. Quasi due terzi delle banche hanno registrato nel 2024 un rapporto costi/ricavi più elevato rispetto all'anno precedente, dove gli istituti di piccole dimensioni hanno sofferto di più.

Cosa aspettarsi in futuro

Nonostante questo aumento, l'indice rimane a livelli storicamente bassi grazie ai fiorenti mercati finanziari. La situazione dovrebbe però mutare nel 2025, con un ulteriore calo dei tassi di interesse e un contesto di mercato che si prospetta più complicato. "Poiché i vantaggi del contesto unico dei tassi di interesse sono venuti meno e la Banca nazionale ha abbassato i tassi di riferimento a zero, le banche devono concentrarsi maggiormente sul loro core business delle commissioni e riflettere su come svilupparlo ulteriormente", afferma Hintermann. Per lo studio periodico, KPMG, in collaborazione con l'Università di San Gallo (HSG), ha esaminato 71 banche private attive nella Confederazione.