
Trentacinque milioni di franchi. A tanto ammontano i contratti assegnati dall’Ufficio federale dell’armamento Armasuisse per la produzione delle nuove tute mimetiche e da lavoro dell’esercito. Sei le aziende scelte: due svizzere, una britannica, una tedesca, una polacca e una indiana. “Gli impianti di produzione di tutte e sei le aziende sono stati preventivamente controllati anche sotto il profilo della sostenibilità sociale della produzione, come le condizioni di lavoro e gli standard di sicurezza”, scrive Armasuisse in un comunicato.
"Standard rispettati"
Armasuisse, viene spiegato, "ha indetto una gara d’appalto per la produzione di tute mimetiche e da lavoro in bandi di concorso pubblico. Durante la fase di valutazione, le offerte presentate sono state verificate attentamente. Oltre ai criteri qualitativi e finanziari, è stata prestata particolare attenzione agli impianti di produzione dei fornitori. Come di consueto in questo settore, gli stabilimenti di produzione si trovano principalmente nell'Europa dell'Est o in Asia". La Confederazione, si legge, "ha predisposto un audit degli impianti di produzione in loco prima dell'assegnazione del mandato, per verificare che le condizioni di lavoro della produzione soddisfino gli standard dell'Organizzazione internazionale del lavoro e che vengano rispettati gli standard di sicurezza. È stata inoltre verificata la conformità agli standard ambientali. Le aziende che si sono aggiudicate il contratto garantiscono il rispetto di questi standard".
L'equipaggiamento prodotto
Con l’aggiudicazione del confezionamento di tute mimetiche e da lavoro, abbigliamento resistente alle intemperie e copricapi -viene sottolineato- "sono stati assegnati tutti i mandati per la produzione di abbigliamento da combattimento". Il progetto SMAE prevede l'acquisto "di nuovo vestiario da combattimento e sistemi di trasporto, nonché di un sistema di idratazione e di una protezione balistica per il corpo in due versioni. I membri dell’esercito saranno dotati di un equipaggiamento moderno che supporta in modo ottimale le loro prestazioni". Il Parlamento ha approvato i crediti per un volume di acquisti pari a 348 milioni di franchi con il messaggio sull’esercito 2018. L’introduzione inizierà nel 2023.