Salute
Il mercato del tabacco è in trasformazione. E Berna rivede regole e imposte
Redazione
3 ore fa
Negli ultimi dieci anni le vendite di sigarette e tabacco trinciato sono diminuite, mentre hanno guadagnato terreno i prodotti innovativi: tabacco da riscaldare, sigarette elettroniche e bustine di nicotina. Una crescita che, secondo il Governo, mette in evidenza i limiti dell’attuale classificazione prevista dalla legge sui prodotti del tabacco, basata su modelli ormai superati.

Il mercato svizzero del tabacco sta cambiando rapidamente e le regole attuali rischiano di non stare al passo. È quanto emerge dal rapporto adottato oggi dal Consiglio federale, che fa il punto sull’evoluzione dei prodotti del tabacco e dei loro sostituti, sull’imposizione fiscale e sugli effetti per la politica sanitaria ed economica. Negli ultimi dieci anni le vendite di sigarette e tabacco trinciato sono diminuite, mentre hanno guadagnato terreno i prodotti innovativi: tabacco da riscaldare, sigarette elettroniche e bustine di nicotina. Una crescita che, secondo il Governo, mette in evidenza i limiti dell’attuale classificazione prevista dalla legge sui prodotti del tabacco, basata su modelli ormai superati. Per Berna serve una categorizzazione più flessibile, capace di adattarsi all’evoluzione del mercato.

Questione imposte

Ampio spazio è dedicato al tema delle imposte, che oggi finanziano in parte AVS e AI. Pur senza un mandato sanitario esplicito, il Consiglio federale ricorda che già da anni le aliquote tengono conto degli effetti sulla salute. L’Organizzazione mondiale della sanità considera infatti le imposte elevate uno degli strumenti più efficaci per ridurre il consumo, soprattutto tra i giovani. Il rapporto mette però in guardia dai rischi di un aumento eccessivo dei prezzi. In diversi Paesi confinanti le sigarette costano sensibilmente meno che in Svizzera, una differenza che alimenta turismo degli acquisti, contrabbando e mercato nero. Secondo il Governo, un carico fiscale pari al 75% del prezzo finale – come proposto in Parlamento – porterebbe il prezzo di un pacchetto fino a oltre 15 franchi, con il rischio di vanificare gli obiettivi fiscali e sanitari. Nelle regioni di confine, la quota di sigarette non imposte supera già in alcuni casi il 20%.

Intervenire su certi prodotti

Infine, Berna riconosce la necessità di intervenire sui nuovi prodotti: le competenze dell’Esecutivo per aumentare le imposte sono quasi esaurite e non coprono tutte le categorie emergenti. Tra le opzioni sul tavolo anche l’estensione del Fondo per la prevenzione del tabagismo ad altri prodotti, comprese le sigarette elettroniche, ipotesi che richiederebbe modifiche legislative e costituzionali.