Svizzera
Il Madagascar fa marcia indietro, sì ai vaccini
Redazione
4 anni fa

Il presidente del Madagascar, Andry Rajoelina, ha fatto oggi una parziale marcia indietro sull’uso di un infuso di erbe locali contro il coronavirus aprendo la porta anche ai vaccini per combattere la pandemia che nel Paese ha provocato finora oltre 360 morti a fronte di oltre 23’000 contagi. Il 46enne Rajoelina era stato bersagliato dalle critiche lo scorso fine settimana per aver detto che non si sarebbe vaccinato e di non avere alcuna fretta ad avviare un piano di immunizzazione nazionale. Il leader è ancora convinto che l’infuso di erbe basato sulla pianta anti malaria artemisia sia una “cura” valida, ma in un comunicato diffuso oggi il suo ufficio ha sottolineato che il governo “cercherà e utilizzerà vaccini efficaci” contro il virus.

La decisione è stata annunciata dopo un incontro tra il presidente e l’accademia nazionale medica: “È stato deciso che prendere il vaccino è una scelta e non dovrebbe essere obbligatoria”, recita la nota senza citare i nomi dei vaccini che verranno acquistati. Allo stesso tempo, il governo ha continuato ad esaltare i poteri curativi della terapia a base di erbe - conosciuta come Covid-Organics o CVO - che viene venduta in capsule o sotto forma di bevanda. “L’uso del prodotto malgascio Covid-Organics... nell’ambito del trattamento di prevenzione e cura del Covid-19 viene mantenuto e rimane in vigore”, aggiunge la nota. Il Madagascar è attualmente alle prese con una seconda ondata di infezioni provocata soprattutto dalla variante sudafricana.

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