
Dal 2026 al 2028 il Consiglio federale intende cofinanziare con quasi 3,4 miliardi di franchi il traffico regionale viaggiatori effettuato con treni, autobus, impianti a fune e battelli. L’Esecutivo ha adottato il relativo messaggio all’attenzione del Parlamento durante la sua seduta di oggi.
La situazione attuale
Ogni giorno, si legge in un comunicato, circa 2,5 milioni di persone si spostano nell’ambito del traffico regionale viaggiatori (TRV), che comprende l’offerta fornita all’interno di una regione effettuata da treni suburbani e autobus negli agglomerati e nelle zone circostanti, nonché da singoli collegamenti con impianti a fune e battelli. I ricavi da biglietti e abbonamenti coprono solo circa la metà dei costi, mentre Confederazione e Cantoni si fanno carico di quelli rimanenti. Nel 2024 la Confederazione ha sostenuto 1’563 linee del TRV, appartenenti a 107 imprese di trasporto, con un totale di 1,1 miliardi di franchi.
La richiesta
Le indennità federali e cantonali consentono di realizzare anche investimenti in treni più moderni e in autobus elettrici, oppure di finanziare impianti di manutenzione o sistemi d’informazione alla clientela. Inoltre, una piccola parte dei mezzi federali è impiegata per progetti d’innovazione nei trasporti pubblici. Per i prossimi tre anni, il Consiglio federale chiede al Parlamento un credito d’impegno di quasi 3,4 miliardi di franchi, ossia circa il 2,3 per cento in più di quello stanziato da quest’ultimo a novembre 2021. A seguito del forte ampliamento dell’offerta attuato nel TRV negli ultimi anni, l’Esecutivo si attende un aumento del grado di copertura dei costi del settore. Le imprese di trasporto e i committenti sono invitati ad attribuire ai propri progetti un ordine di priorità in base a efficienza e necessità; le imprese dovranno proseguire a ottimizzare i costi e aumentare gli introiti del trasporto.