
Istantanee scattate in strada, paesaggi o nature morte. Sono questi soggetti e i temi delle immagini del pluripremiato fotografo canadese Jeff Wall, classe 1946, esposte alla Fondazione Beyeler fino al 21 aprile 2024.
La mostra
La retrospettiva presenta 55 opere spalmate su cinque decenni, con un accento sull'ultimo ventennio, sparpagliate in undici sale. Una produzione "cinematografica" ha detto lo stesso Wall ai media, per poi continuare: "Si potrebbe dire che sono come un regista, ma i miei film hanno una sola immagine". I temi delle sue fotografie sono "incidenti" della sua immaginazione o "incidenti di lettura". Alcune sono istantanee scattate in strada, altre sono costruite e messe in scena con attori e attrici ed esigono un lungo lavoro di preparazione e post-produzione. Si va dunque da foto per cui servono dieci minuti ad altre per le quali ci vogliono venti mesi. Wall per le sue opere può ispirarsi anche a quadri del passato, oppure alla letteratura. Le fotografie esposte a Riehen sono quasi esclusivamente di grandissimo formato, superando a volte i 3 metri x 2. Alcune sono diapositive, altre stampe a getto d'inchiostro.