Svizzera
“Il Covid sta aggravando la povertà in Svizzera”
Keystone-ats
3 anni fa
Ne è convinta Caritas Svizzera che chiede mezzi finanziari contro la povertà dovuta alla crisi del coronavirus

La crisi del coronavirus sta aggravando la povertà in Svizzera: ne è convinta Caritas Svizzera, che invita quindi Confederazione e Cantoni a introdurre in tutto il Paese pagamenti diretti basati sul sistema delle prestazioni complementari.

L’indennità per il lavoro ridotto per le persone in situazioni precarie dovrebbe inoltre essere aumentata al 100%, ha chiesto oggi l’organizzazione umanitaria durante una conferenza stampa. Già prima della crisi dovuta al coronavirus, 660’000 persone in Svizzera erano colpite da povertà. Ora, dall’inizio della pandemia, il numero di richieste da parte di persone in difficoltà è aumentato notevolmente - i servizi di consulenza sociale della Caritas sono raddoppiati negli ultimi mesi.

L’organizzazione umanitaria fornisce aiuti sussidiari a migliaia di persone che vivono in condizioni di povertà, che non possono ricevere alcun sostegno da parte dello Stato e che si trovano in gravi difficoltà finanziarie, precisa l’organizzazione. Caritas Svizzera e le 16 organizzazioni regionali Caritas hanno sostenuto finora circa 14’000 persone bisognose con aiuti finanziari diretti in modo che potessero pagare l’affitto, le fatture della cassa malattia e altre spese.

Molte delle persone colpite sono famiglie con figli minorenni, e a trovarsi spesso in difficoltà in misura sproporzionata sono i genitori single. Inoltre, nella Svizzera romanda, i numerosi sans-papiers che lavorano in situazioni di crisi sono privi di sicurezza sociale.

La causa dei gravi problemi finanziari è da ricercarsi nella maggior parte dei casi nelle perdite salariali dovute alla crisi del coronavirus. La gente ha perso il lavoro o ha dovuto ridurre il tempo di lavoro. L’esperienza quotidiana della Caritas con le persone colpite ha reso visibili le lacune della sicurezza sociale.

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