
Da domani niente più mascherina e certificato Covid per accedere a negozi, ristoranti, istituzioni culturali, altre strutture aperte al pubblico e manifestazioni. Il Consiglio federale ha revocato oggi la maggior parte delle misure di protezione, ad eccezione dell’isolamento delle persone risultate positive e dell’uso obbligatorio di mascherine nei trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie; tali provvedimenti rimarranno in vigore fino a fine marzo. La situazione epidemiologica è in continuo miglioramento e, grazie all’elevato grado di immunità nella popolazione, è improbabile che il sistema sanitario sia sovraccaricato nonostante il virus continui a circolare, precisa un comunicato. Il governo e la maggioranza dei partecipanti alla consultazione avviata due settimane fa credono quindi che sia giunto il momento di revocare la maggior parte delle misure e tornare alla normalità.
Via certificato e mascherina
Da domani sarà abolito l’obbligo di certificato per l’accesso a ristoranti, cinema, teatri, eventi e altre strutture. Non si dovrà più indossare una mascherina nei negozi, nei locali pubblici, nelle imprese e nelle strutture aperte al pubblico. Decadono pure l’obbligo di richiedere un permesso per grandi eventi e le restrizioni per le riunioni private. Cancellata anche la raccomandazione del telelavoro. Saranno quindi le imprese a decidere se continuare a far lavorare i dipendenti da casa e imporre l’uso della mascherina nei loro locali visto che per legge sono tenute ad adottare le precauzioni necessarie per proteggere i lavoratori. Rimarranno in vigore fino a fine marzo invece le disposizioni per tutelare i dipendenti particolarmente a rischio.
Revocate indennità perdita di guadagno
Con la revoca delle misure di protezione viene meno anche la necessità della maggior parte delle misure di sostegno economico, precisa il comunicato. Da domani quindi non sarà più possibile richiedere indennità per la perdita di guadagno in seguito alla chiusura o alla limitazione dell’attività lucrativa. Fino a fine marzo potranno chiede un indennizzo le persone che devono interrompere il lavoro perché particolarmente vulnerabili, mentre chi opera nel settore degli eventi e deve limitare l’attività a causa delle misure potrà inoltrare richiesta fino al 30 giugno. “La rapida abolizione delle misure dovrebbe portare a una riduzione delle spese di diverse centinaia di milioni di franchi rispetto agli importi accantonati”, precisa il governo.
Isolamento e maschere in ospedali e mezzi pubblici
Solo due misure dell’Ordinanza sui provvedimenti per combattere l’epidemia di COVID-19 nella situazione particolare rimarranno in vigore fino al massimo a fine marzo: l’isolamento dei positivi per cinque giorni e l’obbligo di mascherina sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie (i residenti delle case di riposo e di cura sono esentati). I cantoni sono comunque liberi di imporre misure più severe o di esentare dall’obbligo della maschera. La Confederazione continuerà a finanziare i test nelle strutture sanitarie e nelle aziende che garantiscono l’infrastruttura critica per impedire penurie di personale. Per le scuole i costi saranno coperti fino alla fine di marzo, poiché la circolazione del virus fra i più giovani è ancora molto alta. I test individuali continueranno ad essere gratuiti per chi presenta sintomi o ha avuto contatti stretti con persone positive. Sarà garantito anche il finanziamento di nuovi farmaci per pazienti a rischio di un decorso grave della malattia.
Task Force sciolta a fine marzo
Le misure sanitarie per l’ingresso in Svizzera saranno totalmente abolite. Inoltre, non saranno più rilasciati i cosiddetti certificati Swiss Covid, introdotti dall’autunno 2021, ma solo certificati Covid riconosciuti dall’UE. Il mandato della Task Force, che ha fornito gratuitamente consulenza dalla primavera del 2020, si concluderà alla fine di marzo. I singoli membri continueranno comunque ad essere a disposizione del Consiglio federale e dell’Amministrazione federale.
LIVE CONFERENZA STAMPA
14:30 - Fine conferenza stampa
14:25 - Perché non c’è più raccomandazione per i cinema?
“Per noi era importante avere l’obbligo in ambito sanitario, però ci sono delle eccezioni per le persone che abitano in queste strutture. È molto difficile avere delle regole generali, per questo si prevedono delle deroghe da parte dei Cantoni. A noi sembra che nella seconda metà di questa ondata di grandi contagi un numero altissimo di persone sono entrate in contatto con il virus”.
14:24 - Saranno ancora validi gli aiuti?
“Ci sono settori che continueranno ad avere degli aiuti fino a giugno. Per il resto viene la misura viene tolta”.
14:23 - Posso indossare la mascherina se mi sento più sicuro sul posto del lavoro?
“È difficile dare una chiara risposta, dipenderà dai singoli lavori”
14:22 - Il certificato sarà necessario in Europa, quando verrà tolto?
“Ora siamo all’inizio del 2022 e attorno a noi vengono tolte lentamente le misure. Dobbiamo cercare di fare in modo che i cittadini abbiano accesso a questo strumento per poter viaggiare. Noi speriamo che questo periodo non sia troppo lungo ma abbiamo dimostrato che è possibile attuare questo sistema”.
14:20 - Farete delle analisi delle misure?
“Ci sarà un lavoro molto ambio facendo un bilancio su tutto quello che è stato fatto. Dobbiamo prenderci il tempo per fare questo lavoro. È la prima volta che è successo qualcosa di questo tipo, sarà difficile da capire l’impatto delle singole restrizioni”.
DOMANDE
14:19 - La vita si normalizza
“La nostra vita ora può normalizzarsi, è sicuro però che il Covid continua a provocare molto dolore e sappiamo poco sulle conseguenze a lungo termine di questo virus. Abbiamo imparato molto cose in questi due anni, è stato faticoso. Noi ora possiamo essere ottimisti nei confronti del futuro”.
14:17 - Responsabilità ridata alla popolazione
“Ognuno deve gestire per conto suo le raccomandazioni ed essere responsabile dando rispetto nei confronti degli altri. Le misure di igiene restano raccomandate perché sappiamo che funzionano. La task force verrà sciolta a fine marzo ed è una buona occasione per ringraziare gli esperti”.
14:15 - “Speriamo di uscire dalla crisi”
“Dobbiamo restare umili di fronte a queste situazioni, soprattutto nei confronti delle persone toccate da questo brutto virus, delle persone che ancora oggi soffrono a causa del Long Covid o di tutti quei settori molto toccati. Questo virus non sparirà, non sappiamo l’impatto dei prossimi mesi, siamo in una fase di transizione e dobbiamo stare attenti con i Cantoni per seguire la situazione da vicino. Verrà mantenuta la possibilità di fare dei test e saranno finanziati. La situazione potrebbe creare ansie e paure, è bene essere intolleranti e proteggere i più deboli”.
14:09 - Parla Berset
“Oggi siamo vicini all’anniversario del primo caso segnalato il 25 febbraio nel 2020 in Ticino. Sono successe tante cose, abbiamo però sempre avuto grande rispetto della situazione. È l’85esima volta che ci siamo trovati a parlare di Covid, è la 71esima volta che comunichiamo alla stampa le modifiche decise. È un lavoro enorme, e lo abbiamo sempre fatto seguendo da vicino la situazione. Qualche settimana dopo la consultazione dei Cantoni possiamo dire che la situazione è migliorata. A partire da stanotte a mezzanotte, dal 17 febbraio, non sarà più necessario il certificato Covid nei ristoranti, al cinema, in palestra, tutte le restrizioni che riguardano le riunioni private vengono revocate. L’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi viene tolto, tranne che sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie tranne che per i residenti (come in casa anziani) o per i pazienti (quando sono in camera). Così vogliamo proteggere i più vulnerabili. L’isolamento a 5 giorni per chi è risultato positivo rimane ma verrà allentato se la situazione epidemiologica dovesse migliorare. Questo significa che a fine marzo torneremmo alla situazione normale e anche i Cantoni saranno responsabili. La legge sulle epidemie dovrà essere modificata e verrà molto discussa”.
14:04 - “Due anni fa eravamo spaventati”
“Due anni fa eravamo spaventati, la ricerca scientifica in due anni ci ha consegnato vaccini e farmaci che ci consentono di controllare la situazione. Malgrado queste nuove e buone notizie noi non ci dobbiamo dimenticare che c‘è una parte della popolazione che va protetta, tutta la popolazione deve continuare ad avere un atteggiamento di cautela nei confronti delle persone a repentaglio. Naturalmente noi non dobbiamo avere paura di tornare alla normalità, questa continua ad essere una sfida per tutti. Una sfida che dobbiamo assumere insieme. Questa decisione non significa che il Consiglio federale non assume più la responsabilità nel combattere la pandemia, anzi, continuiamo a seguire da vicino la situazione ed è sempre pronto ad adottare misure. Abbiamo imparato tante cose su questa malattia. Il Consiglio federale continuerà ad avere un equilibrio per combattere il misure. Le misure statali vengono revocate ma noi, come società, dobbiamo trovare un equilibrio. Dobbiamo avere rispetto nei confronti delle persone vulnerabili. Questa nuova fase chiede di imparare a convivere con questo virus. Chi dice libertà dice anche responsabilità e per questo lancio questo appello. Abbiamo il diritto di essere felici per questa nuova fase”.
14:01 - Parla Ignazio Cassis
“Il 16 marzo 2020 il Consiglio federale dichiarava la situazione straordinaria, oggi 16 febbraio 2022 esattamente 23 mesi dopo il Consiglio federale revoca la maggioranza delle misure in vigore nel quadro della situazione particolare. Quello di oggi è dunque un passo decisivo, il Consiglio federale tira un bilancio positivo delle decisione prese lo scorso 2 febbraio con l’abrogazione delle quarantene e del telelavoro. L’evoluzione della pandemia è favorevole e ci permette di fare un ulteriore passo verso la normalità. Vediamo la luce alla fine del tunnel, il numero dei contagi continua a rimanere elevato e il numero dei ricoveri è stabile. Secondo le informazioni questa tendenza dovrebbe andare avanti, soprattutto considerando che alle porte c‘è la primavera”.
14:00 - Inizio conferenza stampa
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