
I media elettronici dovrebbero essere sostenuti, indipendentemente da forma, canale di diffusione o modello commerciale. Lo chiede una mozione di Barbara Schaffner (PVL/ZH) che il Consiglio federale raccomanda al Parlamento di accogliere. Lo scorso dicembre, il Consiglio degli Stati aveva respinto, e quindi liquidato, una mozione identica approvata invece dal Nazionale. Anche l'Esecutivo era contrario all'atto parlamentare, dal momento che era ancora in corso il dibattito sugli aiuti alla stampa regionale e locale.
La mozione
Dal momento che le Camere hanno concluso i lavori su questo tema durante la sessione primaverile scorsa, la consigliera nazionale è tornata alla carica con una mozione sostenuta da quasi 20 deputati, fra cui esponenti dei Verdi, del PS e del Centro, come Giorgio Fonio (TI). Secondo la mozione, andrebbe elaborata una nuova legge temporanea allo scopo di sostenere i media elettronici svizzeri nella produzione di contenuti giornalistici e di rafforzare la pluralità dei fornitori e delle offerte, con particolare attenzione alle testate regionali. Tale sostegno non dovrebbe dipendere dal contenuto dei media o dai loro articoli presi isolatamente, ma dovrebbe essere calcolato sulla base del numero di giornalisti impiegati. Dovrebbe inoltre fare in modo che i più piccoli, soprattutto le testate regionali, ricevano proporzionalmente di più di quelli grandi.
Cosa si propone
In secondo luogo, l'offerta giornalistica non deve ricevere altre sovvenzioni e deve essere rivolta principalmente a un pubblico svizzero. La parte redazionale dell'offerta dovrebbe essere continuamente aggiornata, chiaramente separata dalla pubblicità e contenere principalmente informazioni di produzione propria e di interesse generale su temi politici, economici e sociali. A medio termine, il finanziamento dovrebbe essere compensato dalla riduzione o dall'abolizione del sostegno indiretto alla stampa.