Svizzera
Il Centro rivede oggi i suoi statuti
Il presidente dell’allora Ppd Gerhard Pfister a Castione. Immagine d’archivio CdT
Il presidente dell’allora Ppd Gerhard Pfister a Castione. Immagine d’archivio CdT
Keystone-ats
3 anni fa
I delegati del partito, chiamati oggi a riunirsi nel Canton Glarona, si chineranno sulla revisione degli statuti, concludendo il processo di riforma iniziato due anni fa

In assemblea dei delegati oggi a Näfels (GL), l’Alleanza del Centro vuole completare le riforme iniziate due anni fa con una revisione degli statuti, discutere dell’iniziativa contro l’allevamento intensivo e dell’abolizione parziale dell’imposta anticipata.

La prevista revisione degli statuti del partito di governo segna la conclusione di un processo di riforma iniziato circa due anni fa, con l’obiettivo principale di fermar l’erosione del suo elettorato.

A due anni dalla fusione
Dalla fusione del Partito popolare democratico (PPD) con il Partito borghese democratico (PBD) e dall’organizzazione di strutture interne professionali, recentemente ci sono stati sviluppi positivi per il Centro. Nelle elezioni parlamentari in Obvaldo e nella città di Zurigo, per esempio, il partito ha guadagnato dei seggi. Nel canton Vaud, la nuova arrivata Valérie Dittli, 29 anni, ha fatto scalpore in aprile prendendo il posto della socialista Cesla Amarelle nel Consiglio di Stato.

Arretramento retico?
Altre elezioni sono previste a Glarona e nei Grigioni tra una settimana. Nei Grigioni, tuttavia, il partito è minacciato da una perdita di seggi a causa di un nuovo sistema elettorale.

Esame di iniziativa e referendum all’ordine del giorno
All’ordine del giorno della riunione odierna del partito a Näfels GL figura l’esame dell’iniziativa popolare che vuole vietare l’allevamento intensivo. L’altra questione è l’abolizione parziale della ritenuta alla fonte, contro la quale un comitato apartitico del PS, dei Verdi e della Unione sindacale svizzera (USS) ha lanciato un referendum. Entrambi i disegni di legge saranno probabilmente messi in votazione in autunno.

Amherd e ambasciatore a Kiev
I delegati avranno anche l’opportunità di esprimersi sull’invasione russa dell’Ucraina. La ministra della difesa Viola Amherd e l’ambasciatore svizzero in Ucraina, Claude Wild, parteciperanno alla discussione.

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