
"L'obiettivo è garantire che i datori di lavoro e i partner dello stato rispettino l'uguaglianza retributiva, siano consapevoli dei loro obblighi e correggano eventuali differenze remunerative inspiegabili basate sul genere", si legge in un comunicato diffuso oggi dall'Ufficio cantonale dell'uguaglianza e della famiglia (OCEF). Il progetto pilota servirà a chiarire la procedura concreta delle verifiche in vista di un'attuazione a lungo termine. Secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica (UST) le donne guadagnano in media il 16,2% in meno rispetto agli uomini e tale divario è spiegato solo in parte da fattori oggettivi, ricorda l'OCEF. "Gli stipendi più bassi riducono l'indipendenza economica delle donne e comportano perdite significative nella loro previdenza". I controlli pilota saranno effettuati da uno specialista esterno all'amministrazione, che analizzerà la politica salariale delle società secondo la procedura standard dell'Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo (UFU).