Svizzera
Il 75% dei vaccinabili ha ricevuto almeno una dose
Daniele Coroneo
3 anni fa
Per Patrick Mathys tuttavia, “La situazione è ancora tesa”. E ricorda: “Sul certificato sulle piste da sci, decide solo il Consiglio federale”

L’Ufsp torna a informare la popolazione nel suo punto stampa settimanale. Secondo quanto riferito da Patrick Mathys, responsabile della Sezione Gestione delle crisi e collaborazione internazionale, “La situazione è tesa”. Se al momento i numeri sono positivi, “all’orizzonte si scorge qualche nuvolone”.

“Tre svizzeri su quattro vaccinati, ma devono essere di più”
In effetti, se in molti cantoni il numero di contagi si assesta su un livello abbastanza stabile, “in molti altri vediamo una tendenza all’aumento, in parallelo al peggioramento della meteo. Ancora non possiamo sapere se questo aumento dei contagi si arresterà o continuerà”. I contagi aumentano soprattutto nella Svizzera centrale e orientale, dove la copertura vaccinale è minore. Il tasso di vaccinazione giocherà un ruolo importante nel contenimento di un eventuale aumento dei casi di Covid-19: “Oggi il 75% della popolazione vaccinabile ha ricevuto almeno una dose di vaccino”, ha dichiarato Mathys. “Abbiamo però bisogno di più vaccinati, di modo che si possano revocare anche alcune misure. È per questo motivo che, nel complesso, consideriamo la situazione ancora sfavorevole”. Mathys ha poi specificato che nei reparti ospedalieri la metà dei ricoverati ha meno di 57 anni.

Quattro informazioni false smentite
In conferenza stampa è intervenuto anche Rudolf Hauri, presidente della Federazione dei medici cantonali. Hauri ha voluto soprattutto smentire quattro false informazioni sul coronavirus e sul vaccino, spiegando che “il Covid non è una malattia che tocca esclusivamente gli anziani”, che “la vaccinazione è molto sicura”, che “non rende sterili, mentre il Covid può portare a degli aborti involontari” e che “non è un business per gli operatori sanitari”.

Certificato Covid sulle piste: “Decide il Consiglio federale”
Nella parte dedicata alle domande, è stato chiesto ai presenti un parere sulla decisione delle Funivie svizzere di non richiedere il certificato Covid per usare gli impianti di risalita. Secondo gli operatori del settore, la decisione sarebbe arrivata in concerto con l’Ufsp. Mathys si è permesso di rettificare parzialmente questa versione: “L’Ufsp è effettivamente in contatto con i gestori degli impianti di risalita. Al momento la situazione permette una rinuncia al Pass sulle piste. Tuttavia, l’utilizzo del documento potrà eventualmente essere introdotto in base alla situazione epidemiologica quest’inverno. In ogni caso, una tale decisione spetta solo al Consiglio federale”.

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