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IA nelle aziende, la Svizzera non brilla: è solo nella media europea
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Ats
5 ore fa
Stando allo studio "AI Readiness" promosso dal colosso informatico americano Cisco, la situazione appare particolarmente negativa nel settore delle infrastrutture di intelligenza artificiale.

Unicamente il 9% delle aziende svizzere è preparato in modo ottimale per l'intelligenza artificiale (IA), una quota solo in lieve aumento rispetto all'8% dell'anno scorso e in linea con la media europea. È quanto emerge dallo studio "AI Readiness" promosso dal colosso informatico americano Cisco. Considerando anche le imprese pronte in modo buono si arriva al 36%, a fronte del 34% del 2024. "L'IA non è più un tema del futuro, è ormai in cima all'agenda", afferma Christopher Tighe, direttore di Cisco Svizzera, citato in un comunicato. "Per passare dalla mediocrità europea a un ruolo di primo piano occorre il coraggio di trasformarsi e la volontà di sviluppare nuovi modelli di affari", aggiunge il dirigente britannico.

La graduatoria

Nella maggior parte delle singole categorie, le società elvetiche si collocano solo nella media del continente. La situazione appare particolarmente negativa nel settore delle infrastrutture di IA: in tale ambito solo il 35% delle aziende è ben o molto ben preparato, posizionandosi al quinto posto su nove paesi europei esaminati. Nelle altre categorie (strategia, dati, governance, talento e cultura), le imprese svizzere si collocano al terzo o quarto rango.

I timori

Oltre l'80% delle ditte sta pianificando concretamente l'utilizzo di aspetti dell'IA, ma solo il 37% prevede che questi saranno attivi il prossimo anno. Allo stesso tempo, quasi il 79% dichiara che aumenta la pressione per fornire rapidamente risultati visibili e un chiaro ritorno sull'investimento. L'IA non è quindi più considerata un progetto futuro, ma un fattore competitivo immediato; il 73% delle aziende interpellate classifica già oggi l'intelligenza artificiale come una delle massime priorità nel budget informatico. Malgrado questa elevata disponibilità agli investimenti crescono le preoccupazioni relative ai costi e alla regolamentazione: particolarmente diffuso è il timore che l'aumento degli stipendi nel settore dell'IA possa gravare eccessivamente sui conti - lo afferma il 67% delle società -, mentre il 79% si trova ad affrontare requisiti normativi sempre più complessi.

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