
L'aumento dei premi della cassa malati grava sempre di più sulla popolazione: per le persone con redditi bassi e medi, l'onere è ancora più elevato e da tempo supera la soglia di sostenibilità. È la reazione dell'Unione sindacale svizzera (USS) agli ultimi dati sul reddito diffusi stamani dall'Ufficio federale di statistica (UST). "Alla popolazione attiva resta sempre meno per vivere, se contemporaneamente nelle trattative salariali si congelano i salari", mette in guardia l'organizzazione. "Con la pubblicazione annuale dell'indice dei premi dell'assicurazione malattia, l'UST conferma oggi ciò che le famiglie sentono già da un anno nel loro portafoglio: il nuovo forte aumento dei premi nel 2025 riduce notevolmente il reddito disponibile", si legge in un comunicato odierno. "La perdita di reddito pro capite ammonta a 220 franchi all'anno. E questi, si noti bene, sono valori medi: come dimostra regolarmente l'USS, ci sono centinaia di migliaia di famiglie che guadagnano molto meno e che tuttavia non ricevono alcuna riduzione dei premi o ne ottengono una troppo bassa".
L'incremento
Complessivamente, i premi dell'assicurazione di base sono aumentati del 40% in termini reali negli ultimi anni, osserva la centrale sindacale. A ciò si aggiunge una progressione della partecipazione ai costi con franchigia, quota a carico dell'assicurato e spese dentistiche. Anche il prossimo anno i premi continueranno a salire: dopo un incremento stimato del 5,7% nel 2025, nel 2026 la crescita dovrebbe attestarsi al 4,4%. Agli occhi dell'USS, anche gli insufficienti sussidi cantonali sono corresponsabili del calo del reddito disponibile. "Tra il 2014 e il 2024, la metà dei cantoni ha addirittura diminuito ulteriormente le riduzioni in termini reali, nonostante le eccedenze talvolta consistenti nelle casse cantonali".
"Necessarie misure urgenti"
Oltre a una profonda riforma verso un finanziamento sociale dell'assistenza sanitaria sono necessarie misure urgenti contro gli sprechi e la speculazione nel settore, prosegue l'associazione. Ciò consentirebbe di risparmiare miliardi e alleggerirebbe non solo i contribuenti, ma anche il personale infermieristico, che è fortemente sovraccarico nel suo lavoro quotidiano. Per questo motivo, il personale sanitario organizza domani una manifestazione nazionale sulla Piazza federale a Berna.
