Sindacati
"I salari reali sono ormai più bassi di quelli del 2015"
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
9 giorni fa
L'Unione sindacale svizzera (Uss) denuncia il calo del potere d'acquisto dei lavoratori svizzeri. "È il terzo calo consecutivo nonostante l'andamento economico sia stato eccellente".

"Dopo la nuova perdita di potere d'acquisto subita nel 2023 i salari reali sono ormai scesi a un livello più basso di quello del 2015": lo denuncia l'Unione sindacale svizzera (USS), che accusa i datori di lavoro di aver trattenuto i meritati aumenti di stipendio che sarebbero dovuti andare al personale. L'anno scorso gli stipendi sono calati ancora dello 0,4% al netto dell'inflazione, ricorda in una nota l'associazione prendendo posizione sulle ultime comunicazioni odierne dell'Ufficio federale di statistica (UST). "E questo sebbene l'andamento economico sia stato eccellente e molte aziende abbiano registrato profitti record".

Il terzo calo consecutivo

"Questo calo è il terzo consecutivo: non era mai successo dall'inizio delle statistiche dopo la Seconda guerra mondiale. I salari reali sono ora più bassi rispetto al 2015, con una contrazione particolarmente forte nel settore postale (-3,7%), dove il Consiglio federale avrebbe dovuto regolare le retribuzioni".

"Il divario salariale è ormai enorme"

Secondo l'USS i datori di lavoro hanno negato ai loro dipendenti gli aumenti che avrebbero meritato. In passato le buste paga sono cresciute più o meno in linea con la produttività - l'indice dei salari è aumentato dello 0,9% all'anno tra il 2005 e il 2015 - e anche in seguito i lavoratori hanno contribuito in modo significativo alla crescita dell'economia, ma non hanno più ottenuto progressioni retributive. "Oggi gli stipendi dovrebbero essere più alti di circa il 7% in termini reali rispetto al 2015". Il divario salariale è ormai enorme, conclude l'organismo sindacale.