Svizzera
I re del calcio nudi a Bellinzona
L’arrivo di Michel Platini a Bellinzona. Immagine Ticinonews
L’arrivo di Michel Platini a Bellinzona. Immagine Ticinonews
Filippo Suessli
3 anni fa
È iniziato questa mattina al Tribunale penale federale il processo nei confronti di Sepp Blatter e Michel Platini per truffa. Uno è accusato di aver versato, l’altro di aver ricevuto, una tangente di due milioni di franchi legata alla corsa alla presidenza FIFA

I due uomini che hanno per anni deciso i destini del calcio mondiale sono seduti a pochi metri uno dall’altro. Joseph “Sepp” Blatter, in prima fila, ottantasei anni, vallesano, per quasi quarant’anni è stato ai vertici della FIFA, per diciassette l’ha guidata. Molti non ricordano altri imperatori del calcio. Oggi sta seduto composto in completo blu, niente cravatta, vista l’età sembra abbastanza in forma. Ma la sua salute sarà decisiva per il programma del processo nei suoi confronti per truffa e altri reati. Non può sopportare sedute troppo lunghe, per questo ognuna delle giornate di processo terminerà alle tredici e trenta. Ha chiesto, ogni tanto, di potersi sgranchire le gambe in aula. Si professa innocente.

Platini, fuoriclasse degli anni Ottanta
In seconda fila, a sì e no tre metri da lui, del calcio è seduto uno degli dei: Michel Platini, francese, classe Cinquantacinque, fuoriclasse di tutti gli anni Ottanta. Il francese è ancora lui, il capello brizzolato più rado ben ricorda il riccio che inquietava gli avversari di Francia e Juventus, la pancia prominente non ne perturba il fascino, aggiunge centimetri alla sua sicurezza: dondola sulla sedia, occhieggia al pubblico, anche lui accusato di truffa si professa innocente. Completo blu, niente cravatta. Al rientro da una pausa si ferma con Blatter, uno scambio di battute, ridono entrambi. Che penseranno quei due che nei decenni si sono odiati, poi amati, poi odiati, poi chi lo sa?

Traffico perturbato davanti al Tribunale
Un gruppo di ragazzi diretti a scuola s’è divertito guardando le troupes di mezzo mondo perturbare il traffico mattutino della capitale inseguendo chiunque si avvicinasse al palazzo che ospita il Tribunale penale federale. Difficile che gli studenti bellinzonesi sappiano chi sono gli imputati odierni. Quando decidevano i destini del calcio, loro andavano alle elementari, quando Platini creava scompiglio a centrocampo, alle elementari c’erano i loro genitori.

In fila per accedere in aula
Dopo gli scatti di operatrici e operatori video, tocca ai giornalisti e agli spettatori mettersi in fila. Cedere il documento d’identità, prendere il badge, svuotare tasche e borse, sfilare la cintura. Il pubblico è composto quasi solo da giornalisti. Tanto in aula quanto in sala stampa le dita di ognuno raccontano da Bellinzona al mondo che quelli che furono i re del calcio sono accusati anche di falsità in documenti. Per entrambi, non fosse truffa, si procede in subordine per amministrazione infedele.

La partita dell’anno
L’Associazione calcio Bellinzona, a ce be, è appena tornata in lega nazionale, ma non è al Comunale che si gioca la partita dell’anno. Sepp Blatter è accusato di aver versato una mazzetta a Michel Platini con un paio di milioni della FIFA, vestendola da compenso per consulenza. L’ex centrocampista è accusato di aver ricevuto quei soldi per rinunciare a candidarsi alla presidenza FIFA.

L’avvocato che difende Vincenz e Lauber
Accanto a Blatter siede il suo avvocato Lorenz Erni, classe millenovecentocinquanta, a differenza del suo cliente è comodo sulla sedia e non lo nasconde. Non è il suo primo processo importante, difende l’ex ceo di Raiffeisen Pierin Vincenz, difende l’ex procuratore della Confederazione Michael Lauber, ha difeso l’ex capo di Swissair Philippe Bruggisser. E questi sono solo i grassetti del curriculum. Due, invece, gli avvocati di Platini: Vincent Solari e Dominic Nellen. Ginevrino il primo, bernese il secondo. Uno francofono e uno germanofono, per un processo che si svolge in tedesco e viene tradotto in francese solo per quello che interessa l’ex capo della UEFA.

Una donna guida la terna arbitrale
A dicembre per la prima volta nella storia, ai mondiali di calcio maschili delle donne impugneranno il fischietto. Sono tre le arbitre che scenderanno in campo. Anche a Bellinzona è una donna a guidare la terna arbitrale. La bernese Josèphine Contu Albrizio, classe Settantuno, conduce la corte di tre giudici togati, è la vicepresidente della corte plenaria del Tribunale penale federale. Nelle prossime settimane, undici i giorni in aula agendati, dovrà seguire l’atto d’accusa dei procuratori della Confederazione Thomas Hildbrand e Krisztina Balogh. La sentenza del processo è attesa l’8 luglio, Sepp Blatter e Michel Platini rischiano una pena fino a cinque anni di detenzione.

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