Giudiziaria
"I media non vanno esclusi dal processo per violenza carnale"
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
8 mesi fa
È quanto deciso dal Tribunale federale, che ha respinto il ricorso di un giovane che aveva chiesto la completa esclusione del pubblico dal processo d'appello. L'uomo, oggi 23enne, nel 2022 è stato ritenuto colpevole di tratta di esseri umani, violenza carnale e atti sessuali con fanciulli.

I giornalisti accreditati devono poter assistere al processo d'appello di un uomo di 23 anni che ha consegnato una dodicenne ai suoi amici per farla violentare. Il Tribunale federale (TF) ha respinto il ricorso del giovane. I reati di cui è accusato il querelante sono avvenuti tra il dicembre 2017 e il dicembre 2019, ossia tra il 12esimo e il 14esimo compleanno della vittima. L'imputato era minorenne al momento della realizzazione di alcuni dei presunti reati, motivo per cui il processo di primo grado si è svolto davanti al tribunale dei minori del distretto di Winterthur (ZH). In una sentenza dell'11 ottobre pubblicata oggi, il TF indica che non vede ragioni per le quali l'ammissione dei cronisti giudiziari sia contraria agli interessi del ricorrente. Questi è maggiorenne da più di cinque anni. Come per il processo di primo grado, i giornalisti saranno soggetti a condizioni rigorose per proteggere l'anonimato dell'imputato. Inoltre, potranno assistere solo all'interrogatorio dell'imputato e alla enunciazione della sentenza.

"Ci sono delle eccezioni"

Il ricorrente aveva già chiesto la completa esclusione del pubblico dall'udienza principale del tribunale minorile, che aveva precedentemente deciso di ammettere alle udienze solo i giornalisti accreditati. Il Tribunale cantonale ha respinto il ricorso del giovane contro questa decisione. Il ricorrente aveva rinunciato al diritto di appello al TF. Nella loro sentenza, i giudici di Losanna affermano che, in linea di principio, il pubblico non può essere presente durante i procedimenti principali contro minorenni. L'obiettivo è quello di proteggere la vita privata e il futuro del giovane. Tuttavia ci sono eccezioni a questo principio, in particolare se il reato commesso da un giovane ha suscitato grande scalpore nell'opinione pubblica. A seconda della situazione, un tribunale può escludere un pubblico ampio, ma consentire ai giornalisti di assistere per informare e, se necessario, imporre loro delle condizioni. A causa dei reati di cui erano accusati il ricorrente e altre sei persone, il tribunale di primo grado aveva già stabilito che non era assolutamente possibile considerare i fatti un comportamento ordinario. 

Già condannato a oltre 8 anni

La procura accusa il giovane di aver avuto una relazione violenta e di sfruttamento con la vittima, più giovane di lui di quattro anni. La ragazza era innamorata e lui aveva abusato della sua posizione di potere. Aveva usato la ragazza per rubare denaro alla sua famiglia. Inoltre si era presentato agli amici come un playboy e un "gangster" in grado di manipolare e controllare ragazze, come la vittima, in ogni modo, sia per la propria gratificazione sessuale che per quella di terzi. Nel luglio 2022, il tribunale per i minorenni ha dichiarato il ricorrente colpevole di tratta di esseri umani, di ripetuta e tentata violenza carnale, di coazione sessuale e di atti sessuali con fanciulli. Lo ha condannato a una pena detentiva di otto anni e nove mesi.

(Sentenza 7B_727/2024 del 11.10.2024)